Centro di collina della Ciociaria (territorio interno del Lazio Meridionale), in un pittoresco ambiente caratterizzato dagli innumerevoli terrazzamenti per la coltura dell’ulivo. Situato su una delle tradizionali vie di passaggio fra i Monti Ausoni, collegante la Ciociaria e la fertile piana di Fondi, il borgo conserva alcune tracce del suo passato medioevale ( parti della cerchia muraria con la Porta Missoria, ruderi del Castello e Chiese con opere d’arte). Interessanti località vicine: Pastena (Grotte Naturali) e non lontani sono alcuni fra i principali centri costieri del Lazio Meridionale (Terracina, Gaeta). Il castello: rappresenta la parte più antica di Vallecorsa di cui rimangono solo poche mura sbrecciate. La chiesa di San Martino: sorge adiacente al castello, caratterizzata dal suo stile romanico. Il complesso di “Porta Missoria”: sorge più a valle del paese con un aspetto gotico, con grosse arcate in muratura, cortili interni e le scale dette “Scaluni” per le loro dimensioni testimoniano che essa fu il vero centro strategico del paese. La casa natale di Maria De Mattias: fondatrice dell’ordine delle suore del Preziosissimo Sangue. Maria De Mattias, donna carismatica, fondò ad Acuto il 4 Marzo del 1834 la Congregazione delle Adoratrici del Sangue di Cristo Il Baglio: un edificio a tre piani, che sorge nel complesso architettonico di Porta Missoria e che rappresenta la sovranità del potere centrale. La chiesa di S. Angelo: situata in pieno centro storico, costituisce il fulcro principale della piazza. Nella chiesa sono custodite cinque tele ad olio del pittore Jacopo Zucchi e due tele di artisti sconosciuti del XVII secolo in cui sono raffigurati S. Francesco Saverio e l’Addolorata. La chiesa di S. Antonio Abate: ha un ruolo importante nello sviluppo della vita religiosa del paese, ricostruita su un antico monastero dei Monaci Viennesi nel 1831 e che conserva al suo interno un crocifisso ligneo che risale al XVII secolo. La chiesa di S. Maria delle Grazie e il convento ammesso: sorge alla periferia del paese, e risale presumibilmente all’XI-XII secolo. I “Pozzi della Prata: si possono ammirare uscendo dal paese, e rappresentano un’area che costituisce un patrimonio storico ambientale di grande valore per la comunità Vallecorsana.