Torino di Sangro è un piccolo comune in provincia di Chieti. Le origini del nome sono ancora incerte, ma secondo la leggenda più conosciuta gli abitanti di “Civita di Sangro“, assaliti dai Saraceni fuggirono preceduti da un toro che si fermò sotto l’antica Torre, ove essi si rifugiarono, dando vita ad un nuovo paese che prese il nome di Torino. Dopo l’unità d’Italia il nome venne mutato in Torino di Sangro per evitare disguidi postali con l’omonima città piemontese. Il comune ha un rilevante interesse storico e naturalistico. Infatti proprio nel territorio del comune è presente  il Cimitero Britannico, posto fuori dal centro abitato, costruito negli anni ’50 del XX secolo per ospitare le spoglie dei militari inglesi caduti durante il II conflitto mondiale.  Tra i maggiori monumenti del borgo ricordiamo: la Chiesa della Madonna di Loreto, edificata dopo la miracolosa apparizione della Vergine nei cieli del paese. La Chiesa del Santissimo Salvatore Gesù Cristo, famosa perché vi si conserva un prezioso frammento ritenuto della croce del Cristo.  Il comune inoltre ha una elevata importanza naturalistica grazie alla presenza della “Lecceta Litoranea” che ospita delle varietà di flora e fauna protette. Questa riserva naturale si estende per 180 ettari dall’ultimo tratto del fiume Sangro, in prossimità della foce, alla costa adriatica; è un bosco litoraneo impiantato su arenile del Pliocene. Agli alberi di leccio si associano la roverella e l’orniello. Il ricco sottobosco è coperto da tappeti di edera. Lo strato arbustivo è composto dal sanguinello, della rosa di San Giovanni, dal biancospino e in particolare interesse è la presenza dell’alaterno, della liquirizia e del lentisco. Nell’area trovano rifugio numerosi uccelli fra i quali si ricordano la capinera, l’occhiotto, la sterpazzolina. Vi nidifica anche l’esotico gruccione. Il bosco di Torino di Sangro è l’unica area abruzzese in cui vive e si riproduce la testuggine terrestre. Le coste di Torino di Sangro sono comprese in 6 km circa tra gli ultimi tratti dei fiumi Sangro a nord, e Osento a sud, che segnano i confini rispettivamente con Fossacesia e Casalbordino. La spiaggia sabbiosa di Le Morge è protetta da un sistema di frangiflutti posti a breve distanza dalla riva al fine di contrastare l’erosione e le mareggiate che, come hanno riportato giornali locali, hanno in passato distrutto il ponte della statale adriatica. È per questo motivo che alla spiaggia del lungomare Costa Verde, anticamente in sabbia, è stata posta della ghiaia, appunto per frenare l’inesorabile ed irrefrenabile avanzata del mare.Entrambe sono molto frequentate da turisti in estate, soprattutto Le Morge, che attira, anche grazie alle sue numerose strutture balneari, migliaia di bagnanti ogni estate. Poco più a nord di Le Morge, sulla punta omonima è presente l’unico trabocco di Torino di Sangro, di recente costruzione, attualmente utilizzato solo per la pesca, costruito sullo Scoglione (fino agli anni sessanta ve n’era un altro sul medesimo punto, poi demolito).

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