“Guardo i vecchi palazzi di Siena, case antichissime dove vorrei poter vivere un giorno, con una finestra tutta mia, affacciata sui tetti color argilla, sulle persiane verdi delle finestre, come nel tentativo di decifrare da dove venga questo segreto che Siena mormora e che io continuerò a sentire, benché non lo capisca, fino alla fine della vita” (José Saramago)

Siena la città dell’eterno stupore, il cui centro storico è stato iscritto “dal Comitato nel Patrimonio Mondiale dell’umanità nel 1995 con questa motivazione: considerando che Siena è una straordinaria città medioevale. La città è un capolavoro di dedizione ed inventiva in cui gli edifici sono stati disegnati per essere adattati all’intero disegno della struttura urbana e, inoltre, per formare un tutt’uno con il circostante paesaggio culturale. Per quasi un secolo, tra il due e il trecento, Siena fu protagonistadella scena europea grazie alla sua nobiltà mercantile che dettò legge nelle fiere dello Champagne e per l’intensa attività bancaria. Dopo aver perduto la sua indipendenza nel 1559 ad opera dei Medici e di Carlo V, Siena visse un periodo di declino sino a metà dell’800, quando riprese a crescere con la costruzione della via ferroviaria che la collega a Empoli e del primo policlinico universitario d’Italia fondato nel 1883. L’immagine di Siena nel mondo fu rilanciata a inizi ‘900 con la nascita della grande mostra di Arte Antica Senese e dell’Accademia Musicale Chigiana. L’arte è quindi ciò che più ha influenzato Siena, rendendola una delle città turistiche più visitate: Piazza del Campo, il Duomo, Palazzo Comunale e la Torre del Mangia attirano visitatori da tutto il mondo. Un’altra delle attrattive senesi è il settore dell’enogastronomia, con l’Enoteca Italiana, situata nella Fortezza Medicea, con gli insaccati senesi e gli antichi dolci, come i ricciarelli, il panpepato, le copate e i cavallucci.

 

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