Sessa Aurunca è il primo Comune della provincia di Caserta per estensione territoriale e dista dal Capoluogo km. 44. La sua posizione sulla S.S. Appia e la vicinanza alla S.S. Domitiana, gli ottimi collegamenti con l’Autostrada del Sole (uscite a Cassino e Capua) e la stazione ferroviaria sulla linea Roma – Formia – Napoli, i notevoli monumenti di tutte le epoche, le moderne attrezzature alberghiere e per il tempo libero sorte sulla sua “Marina”, ne fanno non solo un grosso centro turistico della costa tirrenica ma anche un punto di riferimento culturale e commerciale dei numerosi centri minori della zona.
Sessa Aurunca, tradizionale centro di studi, dispone di scuole di ogni ordine e grado che vanno dal Liceo Classico – istituito, col Convitto Nazionale, nel secolo scorso – all’Istituto d’Arte nato per la valorizzazione di un antico e caratteristico artigianato locale.
La particolare dislocazione geografica del Centro e delle 26 frazioni fra un’ampia zona collinare e la fertilissima “Piana del Garigliano”, rende sempre importante tutto il territorio comunale per una produzione agricola altamente differenziata e particolarmente apprezzata soprattutto per quanto riguarda olio e vini noti già nell’epoca romana (numerose sono sul territorio le tracce di grossi insediamenti produttivi di età imperiale). Da queste terre, fino alle pendici del Massico – da vari anni zona riconosciuta di produzione d.o.c. – proviene quel vino Falerno tanto decantato nella antichità da essere ritenuto un dono del Dio Dioniso alle ospitali genti del luogo.
Ben noto a Plino per le sue doti terapeutiche, ad Orazio, Marziale, Petronio ed altri per il suo gusto asciutto e forte, il “Falerno” è ancora oggi oggetto di una qualificata richiesta anche dall’estero. Altrettanto pregevole è l’olio d’oliva, prodotto nella zona aurunca ancora con i tradizionali metodi di lavorazione, quali la raccolta a mano delle olive e la molitura in antichi frantoi. Non mancano l’allevamento del bestiame (in modo particolare delle “bufale” in pianura e degli ovini in collina), recenti impianti ittici, né insediamenti industriali.
Il caratteristico ed antico mercato settimanale del giovedì è per il forestiero piacevolissima occasione di riscoperta dei tipici prodotti ortofrutticoli ed artigianali: cesti di vimini, terrecotte, preziosi merletti, offrono la testimonianza e la continuità di un’antica e consumata bravura.