Seggiano si estende dalla vetta del monte Amiata fino a lambire il letto del fiume Orcia, immerso in un paesaggio ameno costellato d’olivi secolari. Il territorio comunale di Seggiano si estende su una superficie inferiore ai 50 km², tra le pendici nord-occidentali del Monte Amiata, massiccio montuoso di origine vulcanica ed un tratto della Val d’Orcia, nel punto in cui si insinua dalla Provincia di Siena verso quella di Grosseto. Se si eccettuano quote di bassa collina nei pressi degli alvei dei torrenti, il territorio comunale si estende prevalentemente a quote collinari e montuose, ma la buona esposizione climatica consente la coltura di una specie di ulivo autoctona, denominata olivastra seggianese, fino a quote di bassa montagna, riuscendo a far produrre un olio di ottima qualità. Storicamente il centro sorse agli inizi del X secolo, come possedimento dell’abbazia di San Salvatore che dopo l’anno Mille cedette una parte dei diritti all’Abbazia di Sant’Antimo. Il dominio senese ebbe inizio nella seconda metà del Duecento, durante il quale esercitarono forti influenze le famiglie dei Salimbeni fino a tutto il Trecento e gli Ugurgieri dal Quattrocento in poi. Il centro rimase nell’ambito territoriale della Repubblica di Siena fino al 1555, anno in cui entrò a far parte del Granducato di Toscana, seguendone le sorti da quel momento in poi.