San Mauro Castelverde è un piccolo borgo siciliano che si estende nella provincia di Palermo. Sorge sul monte omonimo a 1.050 metri sul livello del mare come una terrazza naturale che scruta le isole eolie e il vulcano Etna, tra il massiccio delle Madonie a ponente e la catena dei Nebrodi a levante. Il suo territorio, che degrada verso il mare, è ricco di boschi, pascoli, uliveti millenari, contribuendo ad arricchire, con le sue produzioni locali, il ricco paniere dei prodotti del Parco delle Madonie. L’area del Castello o centro fortificato dell’entroterra, il Castrum Sancti Mauri, ha origine antica. Sorge sulla Val Demone ad un’altezza di 1100 m circa s.l.m., pare che sia sorto in epoca Bizantina, mentre alcuni toponimi attestano la presenza in questo territorio in età Araba. Con i Normanni nel 1082 il castello di San Mauro fa parte della diocesi di Troina, in quanto dono del gran Conte Ruggero. Nel 1196 la Contessa di Geraci, Guerrera Creon, fece eseguire dei lavori al castello e forse si deve a lei la costruzione delle due torri ad esso collegate: quella della Maddalena e quella di San Marco, giacenti sui rispettivi colli. Il castello fu sicuramente legato alle sorti della nobile famiglia dei Ventimiglia, Marchesi di Geraci che dal 1296 al 1812 ne esercitò il dominio quasi ininterrottamente. Nel 1394 risulta signore del castello Fernando Lopez de Luna; tuttavia, le sue sorti furono molteplici e, allo stato attuale degli studi, non esiste una datazione certa. Resta il fatto che comunque la sua posizione di fronte al mare, in cima al monte, che sorge tra i Nebrodi e le Madonie, delineata dallo spartiacque che separa i due affluenti del fiume Monalo-Pollina e Calabrò da una parte e il Buonanotte dall’altra, fu sicuramente notata nell’antichità̀ tanto che nei Musei Vaticani esiste su una pianta della Sicilia il monte Santo Mauro. Il Borgo presenta una compatta struttura medioevale nell’impianto viario che si articola in più̀ di 150 vie e piazze, anguste strade e vicoli. Il territorio di San Mauro si estende per 114 Kmq. e va dalla foce del Pollina fino al confine delle tre provincie di Enna, Palermo e Messina. La popolazione del Paese è chiamata “Maurini”. Molte Chiese hanno arricchito il culto della comunità̀ e tra di esse rivestono particolare importanza la Chiesa di Santa Maria dé Franchis fondata nel 1260 che insieme alla Chiesa di San Giorgio Martire riveste il ruolo di Chiesa Madre. La Chiesa di San Giorgio Martire contiene le spoglie mortali di Santa Vittoria. La terza Chiesa per importanza è quella patronale di San Mauro Abate risalente al XVII secolo nella quale è esposto il fercolo del Santo Patrono.
Tanti sono i siti di interesse turistico e naturalistico:
- le Gole di Tiberio, sito Geopark riconosciuto dall’Unesco, battezzato dai nostri avi col nome di “U Mi-ricu”. Le Gole sono lunghe circa 400 metri e risalgono al triassico superiori. Le Gole si trovano nel fiume Pollina nel territorio di San Mauro Castelverde tra i feudi di Tiberio e Marcatogliastro, nel Parco delle Madonie
- la Casena di caccia dei Ventimiglia in località Canalicchio. Seicentesca dimora di caccia dei Marchesi di Geraci dove è possibile ammirare una monumentale vasca ottagonale del Seicento dove scorre un rivolo d’acqua che attraversa una lunga serie di vaschette rettangolari chiamate “scifi” servivano per abbeverare le mandrie ovi-caprine che pascolavano nel feudo.
- le Meridiane, orologi solari disseminati nel centro storico e nei borghi
- i Casali storici tra cui Casale Botindari, le Case Malià dove vive un enorme frassino secolare annoverato dal Prof. Pietro Mazzola tra i monumenti naturalistici più̀ significativi della Sicilia, le Case Giannì, la Case Scala, le case e ville di Contrada Karsa, Contrada Tiberio, Contrada Borrello Alto e Basso, i Casali di Contrada Cacciatori, Serra Ostia, Buonanotte.
- in Contrada Ogliastro si può visitare l’ex Feudo Ogliastro/Parrinello con i suoi suggestivi fabbricati, la piscina e i numerosi sentieri all’interno. Un tempo cuore pulsante dell’olivicoltura maurina.
- l’ex Convento dei Cappuccini
- il Museo etno-antropologico e dell’Amicizia tra i popoli che raccoglie reperti della passata cultura contadina e artigiana
- gli uliveti storici e millenari che hanno sempre rappresentato una buona fetta del territorio maurino, oggi sono anche centri culturali da visitare accompagnati da esperti Sommelier, Assaggiatori, Produttori dove è possibile vivere piccoli momenti di conoscenza dell’olio extra vergine d’oliva e dove è possibile assaggiare e degustare gli oli prodotti dalle Cultivar del territorio: la Crastu e la Giarraffa alla ricerca dei loro aromi e sapori.
- storici frantoi oggi diventati Musei dell’olio
- l’ulivo Patriarca delle Madonie la cui età sistemata é di circa 1800 anni
Tante le strutture dove dormire e ristoranti, pizzerie, trattorie, bar e locali dove gustare le prelibatezze del territorio.
Tra le cose da fare:
- Festival della Poesia Paolo Prestigiacomo, Zip Line Sicilia, Gole di Tiberio, Equitazione e passeggiate a cavallo, Escursioni in quad tra gli antichi sentieri, Tour del Borgo, Trekking e passeggiate naturalistiche, Tour tra gli Ulivi Secolari, visita Frantoi e Musei dell’Olio, visita Caseifici
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