Di grandissima rilevanza storica, San Lorenzo è un piccolo comune di origine bizantina caratteristico ed estremamente affascinante, nel quale si continuò a parlare il greco fino alla prima metà del XVIII secolo. A esso si aggiungono le frazioni di Chorio, San Pantaleone e San Lorenzo Marina, borgo che ha assunto col tempo sempre più rilevanza a causa dell’abbandono dell’entroterra. San Lorenzo, sebbene oggi sia poco abitato, è un borgo dal passato importante. Sede di pretura sino al ‘900, è stato uno dei comuni più importanti della regione nell’area tra Reggio Calabria e Locri. Inoltre ha ricoperto un importante ruolo nella storia dell’Italia unita e nello sbarco di Garibaldi a Melito Porto Salvo. Il borgo infatti accolse i fuggiaschi garibaldini dopo il tentativo fallito di conquistare il forte di Altafiumara, proteggendoli dai Borboni e permettendo loro di continuare la liberazione del sud Italia. Di ciò scrive il garibaldino Alberto Mario, uno dei 250 sbarcati a Scilla, nelle sue memorie dal titolo “La Camicia Rossa”. Un racconto ricco di particolari, in cui il borgo di San Lorenzo ha grande spazio e lustro per le opere di umanità e bene compiute. Al centro della Piazza Regina Margherita e protette dall’olmo secolare, sorgono la Chiesa Protopapale e quella Dittereale, rispettivamente dedicate a Santa Maria Nives e a Santa Maria della caramia. Due tesori di origine bizantina che testimoniano il passaggio di diversi popoli conquistatori. Importantissime opere sono conservate al loro interno: nella chiesa Protopapale vi è la statua in marmo di Santa Maria della Neve, attribuita al Gagini e la statua lignea di San Lorenzo; nella Dittereale, invece, possiamo ammirare il Museo delle Icone Bizantine, costruito proprio qui in quanto questa chiesa è stata l’ultima a rinunciare al rito greco. Una delle celebri icone bizantine, di scuola cretese, proviene dalla frazione di San Pantaleone e risale al XII secolo. Oggi è custodita nella cattedrale e da qui, ogni 12 agosto, viene portata in processione fino al vicino santuario della Madonna della Cappella, presso San Pantaleone.

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