Situato all’estremo est della Provincia di Firenze, nel cuore della Toscana. Reggello ha una notevole estensione territoriale (121,9 Kmq) ed occupa l’area che dal fondo della valle dell’Arno risale lungo le pendici della dorsale montana del Pratomagno. Il comune, che ha circa 15.600 abitanti, si trova a 36 chilometri da Firenze, sulla direttrice di traffico che unisce il capoluogo toscano ad Arezzo ed all’Umbria; le strade statali, l’autostrada e la rete ferroviaria che scorre nel fondo valle offrono a Reggello un agevole collegamento con tutta la Toscana.Il territorio comunale è ricchissimo di toponimi che testimoniano una fitta presenza di popolazione fin da periodo etrusco e romano.L’attuale capoluogo nacque come mercatale all’incrocio di strade di lunga percorrenza: la via del Casentino e la Cassia Vetus, che, attraverso un diverticolo, da Cascia saliva a Reggello.Il paesaggio è vario, con mutamenti anche repentini nelle diverse altitudini. A valle le balze plioceniche (calanchi) affiancano superfici coltivate e moderni centri abitati. La fascia collinare (fra i 400 e i 600 metri di altezza) è caratterizzata invece dalla sistemazione a terrazze con coltivazione intensiva di vite e, soprattutto di olivo.Degne di nota sono la foresta demaniale di San Antonio, di circa mille ettari, che fa parte del patrimonio agricolo e forestale della Regione Toscana, e la foresta di Vallombrosa quale riserva naturale biogenetica, ricca di boschi di conifere, che ha legato la sua storia alla presenza dei monaci dell’omonima Abbazia.Nel territorio sono presenti diverse pievi romaniche. Di notevole rilievo è la Pieve di S. Pietro a Cascia edificata per volontà della contessa Matilde di Canossa tra il X e il XI secolo. Al suo interno si può ammirare il “Trittico di San Giovenale” di Masaccio. La tavola che sul bordo inferiore reca la data dell’esecuzione (23 aprile 1422) è la prima opera nota del Masaccio ed è una delle più rappresentative del primissimo Rinascimento.Inserito nel complesso monumentale della Pieve Romanica di San Pietro a Cascia e precisamente nei locali adiacenti il cortile ritroviamo il Museo di Arte Sacra ove si possono ammirare preziose opere d’arte, argenti, oggetti sacri, paramenti dai raffinati tessuti, e dipinti di importanti artisti fiorentini.