Su una rupe tufacea di suggestiva bellezza, delimitato da valli verdissime percorse dai fiumi Lente e Meleta, sorge Pitigliano, un antico borgo che si sviluppa su tre vie principali, quasi parallele, collegate da numerosi vicoli. Città etrusca, nel XII sec. d.C. appare tra i possessi dei conti Aldobrandeschi, signori di gran parte della Maremma per divenire, attraverso un matrimonio nel 1313, proprietà degli Orsini. Nel 1608 la contea passa ai Medici e nel 1737 ai Lorena.  Dal XVI sec. fino agli inizi del XX sec. ospitò un’importante comunità ebraica, lasciando a Pitigliano l’appellativo di Piccola Gerusalemme.

Gli elementi di maggiore interesse sono:

Palazzo Orsini d’aspetto rinascimentale, la chiesa di S. ROCCO piccola chiesa romanica, la Cattedrale di S. Pietro e Paolo di rifacimento barocco con una caratteristica torre campanaria, la sinagoga fondata nel 1598 e restaurata nel 1995 con i QUARTIERI EBRAICI costituiti dal forno kasher, il macello kasher, la tintoria, la cantina kasher e il bagno rituale delle donne inoltre un museo con oggetti di culto ebraico.  

Le tracce degli Etruschi sono ancora evidenti per la presenza di numerose tombe rupestri e di percorsi suggestivi: le VIE CAVE antiche strade costituite da profondi percorsi ricavati dal taglio della roccia tufacea e ancora oggi percorribili.

MUSEO ALL’APERTO ALBERTO MANZI 

Propone la ricostruzione museale di un abitato etrusco. Attraverso la via cava del Gradone, si giunge alla necropoli omonima con tombe a camera del VII – VI sec. ed alla Necropoli di San Giovanni con tombe del VI sec. Vi è anche la ricostruzione di una tomba di sposi completa di corredo.

MUSEO CIVICO ED ARCHEOLOGICO ENRICO PELLEGRINI 

conserva reperti prevalentemente etruschi (VII-VI sec. a.C.) trovati nella area del centro e nella necropoli di Poggio Buco, a pochi chilometri dal borgo. La raccolta va dalle ceramiche primitive ai vasi di bucchero decorati a basso rilievo. 

Da vedere, inoltre, gli Archi dell’Acquedotto Mediceo, due giganteschi archi sorretti da un enorme pilastro e collegati a 13 archi più piccoli costruiti dai Lorena e i tanti altri luoghi religiosi, il Santuario della Madonna delle Grazie, la Chiesa e il Convento di San Francesco, il Tempietto paleocristiano e il Monumento alla progenie Ursinea.

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