Paceco è una piccola cittadina vicino Trapani. Un piccolo centro rurale dove è possibile trovare tranquillità e trascorrere una piacevole e rilassante vacanza in un contesto rustico e paesano. Da visitare la Chiesa Madre, SS Crocefisso, edificata nel 1623, sulla piazza principale dove si estende il sagrato con la scalinata. Nel territorio di Paceco (Frazione Nubia) si estendono le famose Saline di Trapani, Riserva Naturale Orientata. Fra i principali prodotti agricoli figurano l’aglio rosso di Nubia ed il melone d’inverno (“cartucciaro”). Paceco integra una economia agricola con quella di imprese per la lavorazione dei marmi e dell’attività delle saline. Nel suo territorio sono state rinvenute stazioni paleolitiche e neolitiche, ed un piccolo abitato tra il VII e il II sec. a. C. ai piedi del timpone Castellazzo. In età moderna, il primo nucleo del villaggio si venne formando nei secoli XIV e XV intorno alla Chiesa di San Lorenzo di Xitta, possesso dell’Ordine di Malta. Passato, col feudo, ai Fardella, il vecchio villaggio fu abbandonato, e nel 1607 il marchese Placido Fardella fondò il nuovo centro nel sito attuale, ottenendo cosi’ il titolo di principe. Un suo lontano successore, il marchese Vincenzo Fardella di Torrearsa, sarà poi uno degli artefici dell’unità d’Italia, e nel 1870 diverrà presidente del primo Senato del regno. Paceco è oggi una graziosa cittadina rurale, sviluppata secondo un moderno piano regolatore. Del palazzotto feudale appartenuto ai baroni San Lorenzo Xitta, rimane solo un arco. Ma c’è ancora, sebbene manomessa, la villa del marchese Fardella di Torrearsa. II Museo preistorico conserva i materiali della zona ed una raccolta di conchiglie, si trova in via Agate, nei locali della Biblioteca comunale. Le due frazioni più importanti del comune di Paceco sono Dattilo, verso l’entroterra e distante circa 9 km dal capoluogo e Nubia, verso il mare, distante circa 4 km dal capoluogo.
Luoghi di interesse: Riserva Naturale Orientata Saline di Trapani e Paceco – Museo del Sale; Chiesa Madre, SS. Crocifisso, edificata nel 1623, sulla piazza principale sulla quale si estende il sagrato con la scalinata, la diga Baiata.