Olbia è un’interessante città con una storia ed una cultura particolare ed antica di cui i numerosi siti archeologici ne sono una reale testimonianza.Il nuraghe Riu Mulinu (Cabu Abbas), la tomba dei Giganti di Su Monte de S’Abe, il Pozzo Sacro nuragico di Sa Testa, le Mura Puniche tra Via Torino e Via Acquedotto, il Castello di Pedres e quello di Sa Paulazza, l’Acquedotto Romano, la fattoria romana diS’Imbalconadu, lungo la strada che porta a Padru, sono importanti puti d’arrivo per un turismo serio.All’interno della città si possono ammirare begli edifici ottocenteschi come la biblioteca Simpliciana e il Palazzo Comunale oltre chiese monumentali quali la Basilica minore di San Simplicio e San Paolo eretta nel XVIII secolo. Il territorio di Olbia e le sue campagne circostanti furono probabilmente frequentate a partire dal 4000-3500 a.C. (Neolitico Medio), come testimonia una statuetta femminile che rappresenta la Dea della vita, rinvenuta in località S.Mariedda. Questa frequentazione può attribuirsi alla presenza di aree fertili e luoghi ben riparati. Una sorprendente testimonianza sono delle raffigurazioni umane (databili 2700-2500 a.C.) realizzate in ocra rossa sulla parete destra dell’ingresso della Grotta del Papa nell’ isola di Tavolara. Un altro indizio della frequentazione del territorio si trova a Su Monte de s’Ape 3 Km circa da Olbia, si tratta di una tomba collettiva a galleria (1800-1600 a.C.) poi utilizzata anche dai nuragici che la modificarono aggiungendo lastroni a semicerchio per realizzare quella che oggi chiamiamo Tomba dei Giganti.