Ofena sorge su un Poggio, nel limite alto della Valle del Tirino. Nasce intorno all’anno mille e prende il nome di Aufinum, città vestina, poi conquistata di Romani. Partecipò, con i paesi limitrofi alla seconda crociata (1147). Le vicende storiche successive videro Ofena dipendere dalla Baronia di Carapelle e parte integrante del feudo di Castel del Monte. Il centro storico conserva ancora gran parte delle strutture tardo medioevali, con borgo all’interno delle mura di cinta e palazzo baronale. Ofena, definita “Forno d’Abruzzo” grazie ad un microclima caratterizzato da temperature mediterranee che procurano viticolture di pregio, in special modo legate alla produzione del Montepulciano d’Abruzzo. Da vedere: Palazzo Cataldi-Madonna, con pregevole portale in pietra; la Chiesa di San Nicola (XII secolo) e il Convento dei Cappuccini, con adiacente chiesa dell’Assunta, e l’antico convento di San Francesco, la Chiesa di San Francesco (XIV secolo) – Il complesso, posto all’esterno del centro abitato, ha subito molti rimaneggiamenti in epoca rinascimentale e barocca (nel 1478, nel 1614 e, in ultimo, nel 1725), fino al suo totale abbandono (1860), che ha causato notevoli danni alle strutture, solo recentemente oggetto di restauro e la Chiesa di San Pietro in Criptys (XII sec.) appena fuori dal borgo.