Monte Roberto è a mt. 330 sul livello del mare, paese molto pittoresco tra colline verdi di uliveti e panorami tipicamente appenninici. Economia prevalentemente cerealicola, viticola e foraggiera. Presente industria laterizi, alimentari e ferro battuto. Monteroberto, paese suggestivo per il panorama in cui è immerso e allo stesso tempo per i riferimenti storici racchiusi nel suo borgo murato, si affaccia sulla valle a destra del fiume Esino da un colle a 330 metri sul livello del mare. Il centro storico è a 348 mt. s.l.m. e gode di un clima particolarmente felice nel periodo estivo. Tutto il territorio è compreso nella zona di produzione del Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi, mentre colture di cereali e di prodotti ortofrutticoli sono a fondo valle. Caratteristico borgo medievale, Monte Roberto si presenta munito da una cinta fortificata che risale al XIV-XV secolo, in parte restaurata, e che conserva ancora tutto il suo fascino. L’anello edilizio, di forma ovale allungata, ha un circuito quasi continuo, intervallato da quattro torri: sul torrione ad occidente vi è la cosiddetta “Sala del Trono” le cui decorazioni risalgono alla prima o seconda decade dell’Ottocento. Fra gli edifici religiosi, quello più interessante è l’abbazia di Sant’Apollinare, situata nella frazione di Pianello, probabilmente la più antica fra le abbazie nel territorio della Vallesina. Nel centro storico si trova la chiesa Parrocchiale di San Silvestro, ricostruita sulla originaria struttura quattrocentesca nella seconda metà del XVIII secolo su progetto dell’architetto Mattia Capponi, di Cupramontana. Conserva dal 1828, provenienti da una chiesa di Jesi, una cantoria e due coretti in legno decorato e scolpito realizzati verso il 1710 dallo scultore cuprense Angelo Scoccianti. Vi è inoltre un Crocifisso ligneo del XVI-XVII secolo, per cui è stata avanzata l’ipotesi di una provenienza dalla scuola di Donatello. La piccola chiesa di San Carlo, un tempo proprietà della Confraternita del Santissimo Sacramento, risale al XVII secolo ma è stata ricostruita durante l’Ottocento: conserva al suo interno due tele di Antonino Sarti. Dell’Ottocento, di stile neoclassico, è Villa Salvati, che si trova a Pianello.