Modugno è a pochi chilometri a nord di Bari, nell’entroterra, centro nevralgico dal punto di vista industriale e del terziario della provincia. A dispetto dei suoi circa 40mila abitanti, a seguito della svolta economica realizzata nel pieno degli anni ’60 che l’ha portata da essere area contadina a industriale, ha ottenuto una significativa crescita demografica con la quale in tempi recenti ha ottenuto il titolo di “Città”. Nata sullo spartiacque tra i bacini di lama Balice e di lama Lamasinata, nel pieno della Conca Barese, Modugno è a pochi chilometri dalla costa, caratterizzata da un clima prettamente mediterraneo con inverni miti ed estati calde, posizionata esattamente accanto l’aeroporto di Bari Palese-Macchie. L’ipotesi tenuta maggiormente in considerazione riguardante l’origine del nome “Modugno” è quella che lo farebbe derivare dalla parola “Medunium”, ovvero “in medio”, riferendosi al fatto che si trovi a metà strada tra Bitonto e Bari. Nella centuriazione (divisione dell’agro) romana, il primo nucleo di Modugno doveva, infatti, trovarsi al confine tra l’AgerButuntinus e l’AgerVarinus. Una seconda ipotesi sull’etimologia del nome della città è legato al fatto che il primo borgo nacque sul colle de “La Motta”, pertanto “Metu-Genus”significherebbe in questo caso “Sorto su La Motta”. Crocevia di diverse popolazioni, Modugno è ricco di area d’interesse religioso, storico e archeologico.  La chiesa matrice cittadina è dedicata a Maria Santissima Annunziata, con sculture riguardanti l’annunciazione poste sulle colonne corinzie ai lati del portale e un campanile alto 60 metri in pieno stile romanico. Al suo interno, opere d’arte di particolare pregio sono un’Annunciazione di Bartolomeo Vivarini, risalente al 1472 e il dipinto su tavola Sant’Orsola e le compagne del 1602 di GasparHovic.