Meta è un Comune della Penisola Sorrentina che sorge a 111 metri sul livello del mare e si estende per una superficie di circa 2,5 km². Il territorio comprende siazone bagnate dal mare, con i suoi 800 metri di litorale, sia zone montuose, comprendenti la frazione di Alberi e parte deiMonti Camaldoli. A Nord Est e a Sud Est si estende il Monte Vico Alvano, di 642 metri. La parte ancora segreta di Meta resta quella al di sopra del Corso Italia. Sono le antiche strade di accesso alla Penisola Sorrentina: Montechiaro, Casini, Alberi, Camaldoli di Arola. Il WWF ne ha studiato il percorso e l’ha inserito tra le escursioni della Penisola Sorrentina. Cinque le tappe di questo percorso della durata di quattro ore. Montechiaro (m. 215) è il primo dei numerosi balconi naturali di rara bellezza. Ben note sono le produzioni del “vino del sabato”, dell’olio e degli attrezzi agricoli. Il monte Sant’Angelo, localmente chiamato dei “Casini”, è il rilievo dominante. Gli ulivi lasciano il passo agli arbusti della macchia mediterranea. Non rara, la vista di uccelli migratori, rapaci e volpi. L’itinerario costeggia dei campi coltivati, attraversa un castagneto, volge in discesa. Di fronte ora è visibile Vico Equense. Imboccata via Petrignano, in venti minuti si giunge ad Alberi. In passato, questa frazione di Meta (m. 295) ospitò la prima scuola nautica della Penisola Sorrentina. Lateralmente al campanile della chiesa parrocchiale si prosegue per via Camaldoli. La collina di Camaldoli (m. 415) conserva nel nome la memoria di un antico eremo dei Monaci Camaldolesi. Vi si accede attraverso una vecchia fortificazione che svela all’interno un’ampia spianata, con dei lecci secolari. Dalla terrazza si gode un fantastico panorama. Un mondo ricco di viti, ulivi e agrumi, di scintillii della luce sul mare immobile, di balsami della macchia mediterranea che il maestrale diffonde sul mare, di ore dolci del tramonto estivo, di ombre che scendono da muri, chiese e palazzi antichi, di volti segnati dalla fatica e dagli anni. In basso è possibile osservare tutti i Casali di Meta, Piano e Sant’Agnello. All’uscita dell’eremo del Camaldoli, si prosegue a destra per un sentiero che termina sulla via Raffaele Bosco. La strada, proveniente da Seiano, conduce al centro di Arola. Da qui s’imbocca una strada in cemento per scendere nel vallone di Lavinola, inciso nei millenni delle acque nel tenero banco di tufo, costituisce uno dei più salienti fenomeni naturalistici. La risorsa principale di Meta sono le sue belle e ampie spiagge, facilmente raggiungibili in auto e dotate di parcheggio: prerogative che rendono unica Meta nel contesto della Penisola Sorrentina, poiché l’orografia del territorio non consente agli altri comuni di avere spiagge con questi requisiti.