Marone è collocata in una posizione particolare sulla sponda orientale del Sebino dove l’anfiteatro morenico del Medio lago è chiuso dal Monte Marone e più sopra dal Corno Trentapassi. Per questo gode di un microclima estremamente mite sia nella stagione invernale come nella stagione estiva.Nel passato ha fatto la fortuna di Marone la Sorgente Festola di grande portata (fino a 600 litri al secondo) che è stata utilizzata, attraverso la realizzazione di una opportuna canalizzazione, per irrigare ma soprattutto come forza idraulica diretta ad alimentare attività di forgiatura, molitura e, dal ‘700 in poi, l’attività manifatturiera tessile della lana e della seta. già in una quattrocentesca descrizione dell’abitato si rilevavano infatti “ruode 28 di molini sopra l’acqua della Festola” Fino agli anni ’50 del secolo ventesimo perciò Marone si caratterizza come paese eminentemente industrializzato nel settore tessile e in quello estrattivo. Dagli anni ’60 in poi comincia un lento declino delle attività industriali e comincia a prendere corpo una interessante attività di riconversione della campagna con il passaggio dalla coltivazione della vite a quella ora prevalente dell’ulivo e il contestuale timido sviluppo di attività per la fruizione turistica del suo territorio. Tale indirizzo operativo viene assunto come necessità inderogabile dalla fine degli anni ’90 a tutt’oggi e vede impegnata l’Amministrazione Comunale in una imponente attuazione di programmi infrastrutturali rivolti ad esaltare le potenzialità turistiche del territorio. Il tutto all’insegna della valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva che si fregia della D.O.P. dei Laghi Lombardi e che recentemente ha ottenuto il significativo riconoscimento della “sirena d’oro di Sorrento” nella sezione fruttato-leggero. Territorio, prodotti eno-gastronomici di qualità (tra i quali il formaggio SILTER Camuno- Sebino per il quale è in corso la pratica di riconoscimento della D.O.P.), sviluppo dell’agriturismo e delle attrezzature per la fruizione della risorsa “lago”, valorizzazione dell’antica Via Valeriana e della pista ciclo-pedonale Vello-Toline, riqualificazione dell’intera sponda orientale del Sebino, organizzazione di eventi culturali e di manifestazioni a carattere eno-gastronomico, attraggono un numero sempre più consistente di turisti sia italiani che stranieri.