La cittadina di Grottaferrata è una delle mete più conosciute e frequentate dei Colli Albani e uno dei centri storici più eleganti e prestigiosi dei Castelli Romani. La vicinanza alla capitale e la strada che la collega ad essa ha favorito un flusso turistico sempre maggiore. Questa elegante cittadina si trova tra Marino e Frascati a circa 330 metri di altitudine. Si caratterizza per le sue ville nobiliari e le chiese sia nel borgo che fuori dal nucleo urbano. Una delle perle architettoniche del paese è l’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata fondata nel 1004 da San Nilo da Rossano, diventando in poco tempo un rilevante centro culturale e di potere; è retta dall’Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata. La chiesa abbaziale è di origine medievale ma fu successivamente rifatta in stile barocco grazie all’intervento di artisti dell’epoca tra cui Baldassarre Peruzzi, Luigi Capponi, Antonio da Sangallo il Giovane, e, probabilmente, Gian Lorenzo Bernini. La visita al borgo riserva altre numerose sorprese come la Chiesa del Sacro Cuore realizzata in stile neogotico. Si entra nella sala interna a pianta basilicale dove si nota la decorazione musiva presente nell’abside arricchita da vetrate policrome, dono del marchese Alfredo Dusmet. Di più recente costruzione è la Chiesa di San Giuseppe, in località Squarciarelli. La sua edificazione fu dovuta al proprietario terriero Nicola Santovetti nel 1889. La Seconda Guerra Mondiale la danneggiò in buona parte ma poi fu ricostruita in forme più semplici negli anni sessanta. La chiesa conserva una “Sacra Famiglia” di Silverio Capparoni e la tomba della famiglia Santovetti. La Casa Santa Rosa delle Suore Francescane Missionarie di Maria, conosciute anche come “Monache Francesi” fu costruita nel sito di una proprietà della famiglia Santovetti tra il 1892 ed il 1914. Una delle opere architettoniche più in vista di Grottaferrata è il Palazzo Santovetti. Esisteva già un palazzo nel ‘700 ma poi vene acquistato da Antonio Santovetti che lo trasformò, nel 1872, nelle forme che vediamo oggi. La visita all’interno ci farà scoprire la magnifica cappella, affrescata da Silvestro Capparoni. Il palazzo era famoso anche per le prestigiose cantine dei Santovetti (oggi di proprietà della famiglia Ranchella) che conservavano vini locali di ottima qualità. Come detto in precedenza Grottaferrata è nota per essere sede di numerose e suggestive ville nobiliari (sono private e quindi non visitabili) tra le più famose segnaliamo Villa Cavalletti (Via 24 maggio, 73). La villa assunse il nome attuale quando nel 1596 il marchese Ermete Cavalletti acquistò la tenuta dal cardinale Bartolomeo Cesi. La villa, edificata e arredata nel Settecento, ospita una comunità cattolica d’integrazione e la prestigiosa Accademia per la Teologia del Popolo di Dio. Di una certa importanza storica è la necropoli presente nella tenuta, una delle più estese dei Colli Albani. La villa Dusmet, fu costruita davanti a Villa Arrigoni-Muti alla fine dell’Ottocento da Zeffiro Rossellini, e venduta nel 1919 al marchese Alfredo Dusmet. Oggi è occupata dalle suore Pallottine che l’acquistarono nel 1966. La Villa Gavotti-Gioacchini in origine era un semplice casino di campagna nel sito in località Campovecchio di proprietà della famiglia Laghi. Il marchese Lorenzo Gavotti l’acquistò nel 1614. Attualmente i Gioacchini sono i proprietari della struttura sin dai primi anni del Novecento. La Villa Arrigoni-Muti si trova sulla strada che collega Grottaferrata a Frascati ed è una delle più grandi della zona. Fu fondata nel 1579 da monsignor Luigi Cerasoli, che nel 1595 la vendette a monsignor Pompeo Arrigoni. Un secolo dopo, Achille Muti Bussi riuscì a riunificare tutta la villa sotto la sua proprietà. Infine, citiamo Villa Rasponi posta in una tenuta a nord est della cittadina. Nel Settecento la proprietà appartenne alle famiglie Scarsella e Lema, e venne acquistata da Eugenio Rasponi nel 1821. All’interno sono presenti affreschi eseguiti da Domenico Crespri detto “il Passignano”, Pietro da Cortona e Ludovico Cardi detto “il Cigoli”.