Falerone in provincia di Fermo (dal 2009), sorge a 432 m sul livello del mare, a metà strada tra il mare Adriatico e i monti Sibillini, conta 3442 abitanti. Già nel VI secolo a.C., la popolazione di Falerone era nella storia. Nel 269 a.C., gli uomini di queste terre presero le armi per opporsi alla conquista romana. Lo stesso fecero , nel 90 a.C., schierandosi con l’esercito italico che sconfisse quello dei Romani. Da Roma giunse l’abile generale Galba che sorprese l’esercito italico alle spalle e lo annientò. Falerio Picenus (l’attuale Piane di Falerone) nacque nel 29 a.C. quando Ottaviano decise di costruire una piccola città capoluogo della centuriazione della media Valtenna dove stabilire una colonia di soldati veterani.Ben presto la cittadella divenne un centro importante munito di teatro, anfiteatro, ville patrizie, terme, monumenti sepolcrali e di impianti idrici all’avanguardia. Al periodo di splendore seguì la decadenza. Giunsero i Goti, i Longobardi, i Franchi. Furono i Saraceni a costringere gli abitanti di Falerio Picenus ad abbandonare la città ed a rifugiarsi sul colle sovrastante il fiume Tenna. Dall’anno Mille al Rinascimento, vari Signori governarono Falerone che sul finire del ‘700 conoscerà anchela dominazione dell’esercito francese. b) Falerone è formata da una parte alta di origine medioevale e da una parte bassa (l’attuale Piane di Faleorne) dove sorgeva la città di Falerio Picenus. Numerose sono le testimonianze di quel periodo: il Teatro, uno dei meglio conservati delle Marche, dove nei mesi di luglio e agosto si svolge una prestigiosa stagione teatrale; l’anfiteatro, sorto nel I^ secolo d.C.; i serbatoi dell’acquedotto romano; le Terme; monumenti funerari ecc. Il centro storico è dotato di alcuni monumenti: le loggette dei Mercanti (XV sec.), stupendo portico a due ordini che accoglieva i pellegrini preservandoli dalle intemperie; la Chiesa di San Fortunato, iniziata nel 1287, contenente una tavola di V. Crivelli: Lungo il orso Garibaldi vi è una casa quattrocentesca detta di San Paolino. Fuori dal centro storico è possibile ammirare due chiese del XIII secolo: la chiesa di Santa Margherita e la chiesetta rurale di San Paolino. Dal paese lo sguardo spazia su un bellissimo paesaggio costituito da verdeggianti colline ricche di oliveti e, sullo sfondo la catena dei Monti Sibillini forma una meravigliosa cornice.