Centro collinare, di origine antica, Castelgomberto trae il nome da un castello di cui, peraltro, rimangono pochi resti. Verso il Mille era conosciuta con il nome di Chiuse, forse a indicare il passaggio più stretto della vallata dell’Agno, controllata proprio dal castello. Un primo insediamento si ha nel X secolo in coincidenza con le note scorrerie degli ungari. Da queste invasioni prese il nome la strada che portava da Chiuse a Vicenza lungo il corso dell’Onte, detta “strada hungarica”. Al tempo degli Ottoni alcuni documenti parlano di un castello vescovile appartenente ai vescovi di Vicenza e in seguito passato ai Trissino. Alcune nobili famiglie presero a costruire, tra il XVI e il XVIII secolo, solide dimore in quel luogo. Vi ebbero lustro, all’epoca, alcune chiese, quattro per l’esattezza, dedicate a San Pietro, Santa Maria Maddalena, Santo Stefano e San Giorgio. Dal punto di vista monumentale si distinguono: il campanile del 1630, appartenente all’antica chiesa parrocchiale di Santa Cecilia; Villa Da Schio, edificio artistico di maggior rilevanza, eretto nel 1666 e arricchito, nel XVIII secolo, del triportico e del fastoso parco, e Villa Trissino-Barbarano costruita nel XVIII secolo su un preesistente edificio gotico.