Casamassima è un’accogliente cittadina di circa 20mila abitanti, in provincia di Bari. Adagiata ai piedi delle Murge, a 223 metri sul livello del mare, è situata lungo la direttrice Bari – Taranto, due città importanti della regione Puglia dalle quali dista rispettivamente 18 e 60 chilometri. Di antichissima fondazione, vi è chi ritiene che Casamassima sia nata, durante il periodo delle guerre tarantine, per mano di un generale romano della famiglia dei Massimi, anche se tale ipotesi non trova riscontri attendibili nelle fonti storiche. Il primo documento accertato in cui si fa riferimento a Casamassima, invece, è il Codice diplomatico barese: siamo nel 962 dopo Cristo, durante la dominazione bizantina. Il suo paesaggio ha diverse caratteristiche che identificano Casamassima nella sua singolarità. Il suo territorio, per esempio, è costituito da enormi grotte sotterranee tipiche dei paesaggi carsici. Unico è il suo centro storico, che si distingue per la particolare colorazione azzurra delle abitazioni, esempio di un linguaggio architettonico che ha pochissime analogie al mondo: Chefchaouen in Marocco, cittadina con la quale Casamassima è gemellata, Safed in Israele e Jodphur in India. Questa caratteristica è così rara che colpì persino Vittorio Viviani, il pittore milanese che negli anni ’60 – passato per caso da Casamassima – rimase così affascinato dal suo borgo antico, al punto da battezzarlo ‘Paese Azzurro’ che poi riprodusse anche attraverso le sue tele. Di notevole rilievo artistico e architettonico sono Porta Orologio, datata 1841, principale via di acceso al centro storico e punto di collegamento tra lo stesso e la piazza Aldo Moro, la più importante agorà cittadina, la chiesa del Purgatorio, risalente al 1700, di stile barocco, e poi – ancora – la chiesa Santa Croce, edificata nel 1300, splendido esempio di architettura in stile romanico. Senza dimenticare il Monastero di Santa Chiara del 1573, nato come orfanotrofio poi diventato sede delle clarisse, la cappella di San Michele della seconda metà del 1600, l’Arco delle Ombre, la chiesa Maria Santissima delle Grazie, costruita nel 1575, e la nuovissima parrocchia San Vincenzo Ferrer, inaugurata appena tre anni fa, nel 2021, il palazzo Monacelle. Fuori dal centro abitato, ma non lontano dalla città, meritano attenzione anche la chiesa di Santa Maria del Soccorso, nota anche come Santa Lucia, e la badia di San Lorenzo: entrambe sono antichissime, essendo state edificate prima dell’anno 1000. Risalente alla Seconda Guerra Mondiale è il cimitero militare polacco Korpusu, uno dei pochissimi in Italia, all’interno del quale trovano ancora posto le salme di 431 giovanissimi soldati polacchi, caduti in battaglia a Montecassino o arrivati feriti a Casamassima dai campi di battaglia, e poi ricoverati presso l’Ospedale Militare Polacco che qui trovò posto durante il conflitto, senza purtroppo riuscire a far ritorno a casa. Tra le manifestazioni spiccano la tradizionale Pentolaccia, che secondo il rito ambrosiano si svolge tradizionalmente nel primo fine settimana di quaresima, con tanto di sfilata allegorica dei carri e gruppi mascherati, il Balcone Fiorito nel Borgo Antico, a primavera, il Corteo Storico, in autunno, e le molto sentite feste patronali estive: la Madonna del Carmine, l’ultimo fine settimana di luglio, e San Rocco, la seconda domenica, ma anche il sabato precedente e il lunedì successivo, nel mese di settembre. Importante è anche, sempre a settembre, la Sagra del coniglio ripieno, della focaccia di patate e del gelato spumone. Casamassima è favorita anche dalla posizione geografica strategica, che la colloca vicina ai capoluoghi pugliesi di Bari, Taranto e Brindisi, alla valle d’Itria, alle grotte di Castellana, ad Alberobello e i suoi trulli unici al mondo, al mare cristallino di Polignano e Monopoli, ma anche alla meravigliosa Matera e ai suoi sassi unici al mondo.