Carlantino sorge all’estremo limite settentrionale della Puglia e segna i confini con il Molise. Dall’abitato è possibile ammirare l’invaso di Occhito, il Tavoliere, il Gargano, le Isole Tremiti, il superbo complesso del Gran Sasso d’Italia e le vette della Maiella in Abruzzo, le Mainarde e il Matese in Molise ed in Campania i monti dell’Appennino beneventano. Reperti archeologici attestano la presenza dell’uomo sin dalla preistoria. Il primo nucleo abitativo del paese nel periodo bizantino, si configura nell’abitato di San Giovanni Maggiore, ubicato sull’acrocoro dell’omonimo monte a nord dell’attuale insediamento urbano. I rinvenimenti archeologici in loco, la doppia cinta muraria e la presenza di una rocca con fornace per la lavorazione del ferro presuppongono una postazione romana di notevole rilievo. L’abitato attuale sorge nel 1582 ad opera del barone Carlo Gambacorta dal quale prende il nome. Di notevole interesse architettonico e storico la Chiesa parrocchiale di fine XVI sec., che conserva all’interno la Pala della Madonna del pittore manierista Cati Pesanti e la statua di Sant’Anna. Rinomata la produzione di pane tipico e di biscotti oltre che insaccati pregiati, olio di oliva extravergine, formaggi tipici e sottaceti. Qui è davvero possibile ristabilire un contatto appagante con la natura: i boschi, le vallate, i fiumi e i torrenti, la grande Diga di Occhito con la sua molteplice fauna sono soluzioni alternative più che valide per chi cerca qualcosa di diverso. Luoghi da visitare sono: Cappella dell’Annunziata; Chiavi di volta sui portali delle abitazioni nel centro abitato; Museo archeologico comunale (gestito dall’Archeclub) con ricca esposizione di reperti dal Neolitico al Medioevo; Diga di Occhito; Area archeologica di Monte San Giovanni e San Quirico.