Brisighella è un borgo medievale che si adagia ai piedi degli inconfondibili tre colli, La Rocca, la Torre dell’Orologio ed il Santuario del Monticino, che caratterizzano il paesaggio per è famosa. Nel centro storico domina l’Antica Via del Borgo, una strada coperta del XII secolo, sopraelevata ed illuminata da mezzi archi di differente ampiezza, baluardo di difesa per la retrostante cittadella medioevale. È nota anche come “Via degli Asini” per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai che l’abitavano. Fra i numerosi edifici sacri, spicca la Pieve di S. Giovanni in Ottavo, (o Pieve del Thò), eretta attorno al quinto secolo e ricostruita in forma più ampia tra l’XI e il XII, all’ottavo miglio dell’antica via romana che da Faenza portava in Toscana. Il territorio, compreso tra l’Appennino settentrionale e la pianura romagnola, fino ad arrivare al confine con la Toscana, evidenzia certamente ambienti e paesaggi molto particolari e dal punto di vista geologico-naturalistico. Tappa obbligata per ammirare le bellezze naturali è il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola; tra i paesaggi unici  spiccano per la loro particolare conformazione i Calanchi, rilievi di rocce argillose e impermeabili di colore grigio-azzurro, modellati nel tempo dall’azione erosiva degli agenti atmosferici. Alla bassa altitudine (115 m.) che caratterizza i borghi della collina dell’Appennino Tosco-Romagnolo, la coltura dell’olivo, protetta dai venti freddi di levante, grazie alla conformazione ad anfiteatro della valle, e da quelli del nord da una barriera naturale di gesso, ha trovato un microclima temperato ideale, dando vita ad un prodotto di grande qualità divenuto oggi molto famoso. In questa zona la coltivazione dell’ulivo risale a tempi antichissimi, si sono infatti trovate tracce della sua produzione fin dai tempi dei Romani. Nell’areale dell’olivo brisighellese, il microclima specifico e la natura del suolo hanno favorito la selezione di alcune cultivar autoctone che conferiscono caratteristiche di tipicità all’olio extravergine qui prodotto. La varietà predominante coltivata è la “Nostrana di Brisighella”, da cui si produce il prestigioso olio extravergine, che è stato il primo in Italia ad ottenere, nel 1996, la Denominazione di origine protetta (Dop). Gli oliveti, in predominanza a coltura promiscua, coprono una superficie di circa 300 ettari con 70.000 piante d’olivo. 

 

Info: Pro Loco di Brisighella

Via Naldi, 2 – Brisighella (RA) 

tel. 0546 81166 – iat.brisighella@racine.ra.it  – www.brisighella.org 

Guarda la gallery