Boville Ernica è posta a cavaliere fra la valle del Sacco e quella del Liri. Dal colle dove sorge il centro storico si osserva un vasto panorama dell’intera zona centra le della provincia di Frosinone. CENTRO STORICO DI BOVILLE ERNICA: Il Palazzo Filonardi è la trasformazione dell’antico Castello di Boville Ernica, avvenuta nel Cinquecento ad opera del Cardinale Ennio Filonardi. Sorge vicino la Chiesa di San Pietro Ispano, nella Piazza San Pietro, che costituisce il cortile del Palazzo. L’edificio rinascimentale, presenta delle eleganti cornici alle finestre ed un bel portale rinascimentale attribuito al Vignola. L’interno presenta un grande salone sul cui pavimento sono incisi i motivi araldici dei Farnese e dei Della Rovere, famiglie protettrici del cardinale Filonardi. ll Palazzo Simoncelli si eleva lungo Corso Umberto I, eretto dall’omonimo prelato bovillese utilizzando costruzioni preesistenti, con una facciata a tre ordini. L’edificio incorpora la Chiesetta di San Giovanni Battista dove è stato scoperto recentemente un affresco del Domenichino e che oggi ospita diverse manifestazioni culturali. Il Palazzo già sede del Monastero delle benedettine di clausura oggi è residenza municipale. Le chiese di Boville Ernica conservano numerose opere antiche e di grande valore: la Chiesa di San Michele Arcangelo è la principale di Boville e si pensa sia stata eretta intorno al 1125. L’edificio attuale è stato riconosciuto nel Settecento su disegno di Jacopo Subleyras. Sull’altare dedicato a San Sebastiano c’è una tela del Cavalier d’Arpino,  e sull’altare di fronte un Sant’Ermindio, opera di Sebastiano Conca.  La Chiesa possiede anche molti dipinti attribuiti a Guido Reni e a pittori el Settecento romano. La Chiesa di San Pietro Ispano è anch’essa molto antica; l’attuale edificio che è opera del vescovo Simoncelli, fu edificato alla fine del Cinquecento. L’interno è ad una sola navata e conserva nella cripta l’unico elemento visibile della precedente costruzione romanica. Secondo la leggenda sacra, la cripta è la grotta dove per molti anni San Pietro Ispano, un combattente spagnolo contro i mussulmani, visse macerando il suo corpo. Il Simoncelli, familiare di Paolo V, ottenne dal Papa decorazioni appartenute  all’antico edificio di San Pietro in Vaticano; fra queste un angelo musivo attribuito a Giotto, una importantissima reliquia di San Pietro Ispano, due angeli del Bregno, una croce in porfido,  due bassorilievi in gesso dorato del XVII secolo, un bassorilievo attribuito a Sansovino, rappresentante originariamente la maternità della Madonna, trasformata poi in Sacra Famiglia, una natività e una incoronazione della Madonna, affreschi seicenteschi, e molte altre pitture e sculture del Seicento e Settecento. Recentemente vi è stato portato il sarcofago cristiano del IV secolo, trovato nel territorio di Boville nel 1941. Questo manufatto quasi sicuramente prodotto dai laboratori romani, ha una decorazione simbolica: un graticcio che rappresenta le porte del cielo e sul fregio quattro scene due dell’antico Testamento, altre due del Nuovo. Una di queste è la tradizionale raffigurazione dell’adorazione dei Magi. Nella Chiesa di Santo Stefano si conserva un’opera del Conca. Nella chiesa di San Francesco sono stati scoperti recentemente diversi affreschi: alcuni riconducibili all’arte bizantina, altri del Duecento, del Trecento e del XVII secolo.  Nella parte di fronte c’è traccia di un ciclo trecentesco di un allievo di Giotto. La presenza di tali notevoli opere d’arte ha portato alla costituzione, all’interno della chiesa stessa, della Pinacoteca e del Museo Civico.

 

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