Arquà a partire dal sec. XIV è definitivamente legato a quello di Francesco Petrarca. Il borgo, fra i colli Euganei, descritto come “il mio seconda Elicone”, dal Poeta stesso fu il luogo che il Petrarca scelse per fabbricarsi una casa modesta e decente, dove passò in pace gli ultimi anni della sua vita. La casa e l’ambiente naturale che la circondano, rimasti pressoché intatti dai tempi del Poeta, nei secoli hanno attirato migliaia di visitatori. I recenti interventi, i cui sforzi sono stati finalizzati alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico, hanno dato i loro frutti ed oggi la Città di Arquà Petrarca è stata ammessa al ristretto club dei Borghi più Belli d’Italia ed ha ricevuto l’elezione a Bandiera Arancione del Touring Club. Visitare Arquà Petrarca vuol dire soprattutto immergersi in un’atmosfera magica, fatta di case e monumenti medievali, viuzze che salgono tra i dolci declivi dei colli per aprirsi in improvvisi scorci mozzafiato, piazze e ville che ricordano il passato veneziano, il tutto circondato da una natura ricca, composta di colori, profumi e suggestioni sempre diversi nelle varie stagioni e con ogni condizione climatica, non riscontrabili altrove.Questa guida, realizzata con passione da persone che del borgo sono profondi conoscitori, vuole essere un modo non solo per avere dettagliate notizie storiche, architettoniche e artistiche sul paese e sui suoi monumenti, ma anche uno strumento per assaporare di Arquà gli aspetti che vanno oltre alle notizie che lo legano indissolubilmente a Francesco Petrarca, con una particolare attenzione agli aspetti naturalistici e alla storia più recente. Le immagini che si susseguono nelle pagine della guida costituiscono un corredo assolutamente originale ed offrono scorci inusuali del borgo e del suo territorio, che ritroviamo anche in alcune preziose foto d’epoca.