Aquara è un paese del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a circa 500 m s.l.m. su di una collina, che raggiunge un’ altezza massima di 770 metri (tempa di Aquara), circondata dai Monti Alburni, ed è attraversato dal fiume Calore lucano, un affluente del Sele. Il nome deriva probabilmente dalla presenza di acque sorgive in zona, difatti anche lo stemma civico raffigura un’ amazzone che sorregge due idre (vaso a tre manici), e da una di queste versa dell’acqua. Le sue origini sono molto antiche. Forse fu fondata dai Greci, come attesta il ritrovamento di monete ed altri oggetti dell’epoca, anche se vi sono tracce di un insediamento antico risalente alla fine del IV sec. a.C. Nel Medioevo fu cinta con mura e torri che furono, in parte, distrutte nel 1246. Durante il dominio Aragonese le mura e le torri furono rifatte ed ampliate. Aquara fece parte del Ducato di Benevento e poi di Salerno. Fra i Signori che si alternarono anche il capo della disfida di Barletta, Ettore Fieramosca da Capua, conte di Alessano e di Ottaviano. È la città di Lucido di Aquara (San Lucido). È rinomato come “il paese dell’olio e del vino”. A valle di Aquara, in località Madonna del Piano, brevi campagne archeologiche hanno individuato l’impianto di una villa rustica di età romana, di notevole interesse. Le ceramiche recuperate, contenitori per derrate alimentari, ceramiche da fuoco e da mensa, lucerne, permettono di fissare i termini cronologici della villa che, impiantata forse alla fine del I sec.a. C., è rimasta in funzione fino al V sec. d. C. E’ però da specificare che al momento la villa romana non è visibile ed i materiali rinvenuti dagli scavi sono esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Aquara è adagiata all’ombra dell’antica rocca del Castello dove ancora oggi, al suo interno, si possono ammirare due belle fontane in pietra e le ariose decorazioni dipinte sotto la volta dell’ingresso. Molte sono le chiese che vi si trovano tra le quali la Chiesa di San Nicola, la Chiesa della Madonna del Carmine, la Cappella di San Rocco e la Cappella della Madonna del Piano.