Apice è un comune di 5 700 abitanti circa, della provincia di Benevento in Campania. Il territorio comunale, la cui altitudine varia da 150 a 640 m s.l.m., è solcato dai fiumi Calore, Ufita e Miscano, fra loro confluenti. Il vecchio centro abitato, abbandonato definitivamente a seguito del sisma del 1980. Presenta il caratteristico fenomeno urbanistico di insediamento sulla direttrice Castello-Chiese, con spiazzi a scacchiera e strade parallele; In seguito ad una parziale ristrutturazione è diventato un luogo di interesse turistico, in particolare per il suo valore culturale, per il suo significato storico grazie alla presenza del maestoso Castello dell’Ettore di epoca normanna, e per la bellezza naturale dei luoghi abbandonati, dal quale il nome di città “fantasma” o “gost town”. Il moderno centro abitato, si erge invece a un’altitudine di 300 metri sul lato sinistro del fiume, a circa 15 km dal capoluogo di provincia. L’agro rurale era attraversato dalle vie consolari Numicia e Appia, di quest’ultima restano i ruderi dell’antico ponte appiano, denominato “Ponte Rotto”. Il territorio ha una superficie agricola utilizzata di 2900,08 ettari circa. L’agricoltura è la principale fonte economica del paese. Da sempre basata sulla coltivazione di ortaggi, tabacco, vigneti e uliveti. Su tutto il territorio, poi, è largamente diffuso l’allevamento zootecnico. Ammirevoli sono i bel vedere paesaggistici delle colline apicesi, da cui deriva la rappresentazione dello stemma Comunale.