Nota anche come “la città dei trulli”, Alberobello è un borgo pugliese affascinante e suggestivo che è stato inserito nel 1996 nella lista di beni dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La città ha ottenuto sia la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano che il riconoscimento come uno dei “Borghi più belli d’Italia” dall’ANCI. Questa località è ora conosciuta in tutto il mondo soprattutto per la presenza dei trulli, tipiche abitazioni di colore bianco con tetti conici che regalano alla città un’atmosfera davvero pittoresca. Quello dei trulli è ora riconosciuto come un patrimonio inestimabile che racconta parte della vita, della storia e delle tradizioni di queste terre. L’attrattiva principale di Alberobello sono i suoi trulli che circondano le caratteristiche stradine del borgo antico. In particolare, sono due le aree dove è possibile ammirare la maggior parte di queste costruzioni Rione Monti e Aia Piccola. Da non perdere anche una visita al Trullo Sovrano che è stato convertito a museo e a Casa Pezzolla. Più di 1000 trulli si trovano lungo strette stradine che si snodano in Rione Monti, sulla collina a sud del paese, e molti di questi ora ospitano negozietti, piccole boutique e botteghe di artigiani. La maggior parte di queste tipiche costruzioni si trovano lungo otto vie parallele e in particolare Via Monte Nero, Via Monte Pasubio, Via Monte S. Michele e Via Monte Sabotino custodiscono le abitazioni più antiche. Tra i trulli più famosi ci sono i “Trulli Siamesi” due trulli uguali che un tempo erano uniti (da qui il nome siamesi) mentre gli ingressi avvenivano da due diversi lati. Secondo una leggenda queste abitazioni appartenevano a due fratelli che si erano innamorati della stessa ragazza e dopo un litigio decisero di separare il trullo in due diversi edifici. Casa Pezzolla è una zona che ospita circa 15 trulli comunicanti tra loro che ora sono stati riconvertiti in polo museale. Qui, infatti, si trova il Museo del Territorio che racconta la storia e le antiche tradizioni di questa bellissima cittadina. Il nome “Casa Pezzolla’’ deriva dal fatto che in questa zona ha vissuto nella seconda metà del Settecento il dottor Giacomo Pezzolla che era il medico della famiglia Acquaviva d’Aragona. In quest’area si possono notare costruzioni edificate in due diversi periodi. Un periodo di costruzione più recente quando sono stati costruiti trulli a due piani con una facciata alta e stretta e un periodo di costruzione più antico che è formato da trulli di piccole dimensioni, per lo più monocellulari. Da vedere la Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano dedicata ai due Santi patroni di Alberobello la cui festa si celebra ogni anno a fine settembre e la Chiesa di Sant’Antonio da Padova che presenta una pianta a croce greca e centralmente ha una copertura “a trullo” che termina con un lucernario a base quadrata.

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