Posts by: Città dell'Olio

Olio Capitale 2021: confermate le nuove date + sicure ed efficaci

 11 Gennaio 2021

Torna Olio Capitale. E’ ufficiale: la quattordicesima edizione del Salone dell’extra vergine tipici e di qualità si terrà a Trieste dal 26 al 28 maggio 2021 in una nuova e suggestiva location: il nuovo Trieste Convention Center in Porto Vecchio. Centinaia di produttori di olio extravergine di oliva provenienti da tutte le regioni olivicole italiane e dall’estero: Olio Capitale anche per il 2021 conferma il format che lo ha sempre contraddistinto, proponendo allo stesso tempo numerose novità: Location Il Salone si svolgerà nel nuovo Centro fieristico, sul mare, con 5.000 mq a disposizione, posteggi gratuiti ed ampi spazi per convegni... Continua a leggere >

Città dell’Olio e A.I.R.O insieme per valorizzare la ristorazione attraverso l’olio EVO

 11 Gennaio 2021

Le Città dell’Olio hanno dato il patrocinio ad una importante iniziativa di A.I.R.O. Associazione Internazionale Ristoranti dell’Olio: il Concorso ​I Ristoranti dell’Olio AIRO 2021​, nato con l’obiettivo di valorizzare la ristorazione tramite il messaggio dell’olio. Tutti i ristoranti soci A.I.R.O. 2021 possono partecipare gratuitamente.  Per l’anno 2020/2021 c’è un’importante novità: la collaborazione con la ​Guida Ristoranti del Gambero Rosso​, nella quale viene inserita una specifica per segnalare i ristoranti soci A.I.R.O. come ​Ristoranti dell’Olio A.I.R.O​. La collaborazione vuole sensibilizzare il mondo delle guide di ristoranti alla valutazione dell’olio per l’assegnazione del punteggio. Gambero Rosso ha infatti riconosciuto in A.I.R.O. le competenze necessarie per valutare la presenza,... Continua a leggere >

Dieta mediterranea, i ricercatori Neuromed: Da Pompei la conferma, è nel nostro Dna e va preservata

 07 Gennaio 2021

L’incredibile scoperta a Pompei di un antico termopolio romano avviene nel decennale della Dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale dell’umanità che l’Unesco ha conferito nel 2010. Una coincidenza che fa riflettere, soprattutto ora, al tempo della globalizzazione alimentare che rischia di far scomparire l’unicità del modello alimentare più antico e famoso al mondo. Legumi, pollame, pesce, cereali e vino, il cui odore ha letteralmente investito gli archeologi. Nella città simbolo della cultura romana si trovano tracce di un modello alimentare che ancora oggi è al centro di numerose indagini scientifiche che ne ribadiscono gli effetti benefici per la salute. Il cuore pulsante... Continua a leggere >

Esce “Trentagocce”, le ricette di Andrea Perini con l’olio EVO

 23 Dicembre 2020

Un viaggio nelle ricette del talento toscano Andrea Perini, considerato dalle guide lo “chef dell'extravergine”, ma anche un percorso che dall'albero porta alla tavola, attraverso le parole di alcuni dei personaggi più autorevoli del mondo dell'olio EVO. Il volume Trentagocce (ed. Il Forchettiere, 152 pag., 22 euro, a cura di Marco Gemelli e con fotografie di Luca Managlia) racchiude i piatti iconici del giovane e pluripremiato chef, realizzati con altrettanti oli EVO italiani di ben 11 regioni (Umbria, Puglia, Sicilia, Calabria, Trentino, Lazio, Campania, Marche, Liguria, Sardegna e naturalmente la Toscana) ma accomunati da altissima qualità, e passa in rassegna... Continua a leggere >

Città dell’Olio 2020 in crescita: ecco le nuove sfide per il 2021 

 22 Dicembre 2020

Nonostante la pandemia abbia rallentato e modificato le attività delle Città dell'Olio dall'assemblea nazionale che si è tenuta venerdì scorso, emergono dati molto rassicuranti. Nell’ultimo trimestre sono state ben 29 nuove adesioni che fanno salire a 350 il numero delle Città dell'Olio italiane. E per il 2021, ci sono altrettante richieste di interesse. Per il presidente delle Città dell'Olio Michele Sonnessa al suo primo mandato si tratta di "un segnale importante che certifica la validità del percorso che l'Associazione guidata dalla nuova dirigenza, sta facendo nei suoi primi mesi di attività". Le novità del 2021 sono tante a partire dal... Continua a leggere >

Città dell’Olio e AEPI insieme per promuovere il Made in Italy

 22 Dicembre 2020

Recupero delle aree olivicole abbandonate, valorizzazione della biodiversità e rilancio dell'agricoltura sociale. Sono gli asset strategici intorno a cui ruoterà l'attività di promozione del made in Italy che Città dell'Olio e AEPI realizzeranno insieme a partire dal 2021. Nei giorni scorsi, l'Associazione nazionale che riunisce 350 territori olivati italiani e la Confederazione delle Associazioni Europee di Professionisti e Imprese hanno siglato un protocollo di intesa che le impegna in una vasta opera di sensibilizzazione sul tema specifico della riscoperta e della valorizzazione del paesaggio olivicolo attraverso l'organizzazione di iniziative e manifestazioni comuni; nella diffusione del Made in Italy attraverso convegni e... Continua a leggere >

PrimOlio, Bagno a Ripoli sarà “Città dell’Olio”

 20 Dicembre 2020

Il comune aderisce all’associazione nazionale che ha l’obiettivo di promuovere l’olio extra vergine d’oliva. L’annuncio in occasione della chiusura della manifestazione dedicata all’oro verde ripolese, che quest’anno si è eccezionalmente svolta online. Bagno a Ripoli da oggi sarà una “Città dell’Olio” a tutti gli effetti. Il comune aderirà all’omonima associazione nazionale che riunisce 335 amministrazioni d’Italia con l’obiettivo di promuovere l’olio extra vergine d’oliva e diffondere la cultura dell’olivo e dell’olio di qualità. La novità è stata presentata con una diretta video sulla pagina di PrimOlio dal sindaco Francesco Casini e dall’assessora all’agricoltura Francesca Cellini in occasione dell’evento conclusivo della manifestazione dedicata all’oro verde di... Continua a leggere >

Ripartire dai luoghi per far rinascere i territori

 19 Dicembre 2020

In questo momento terribile per il pianeta e l'intera umanità solo i sogni e la speranza ci danno la forza di resistere e non cedere. Per affrontare e superare la pesante crisi e risalire dal baratro, andare avanti e cogliere le opportunità servono idee, progetti, programmi. l’appartenenza, l’identità, la  solidarietà,  la  reciprocità,  il  gioco, la  scuola,  la  cultura  e,  con  essa, Opportunità che pur ci sono per tracciare  il  nuovo  percorso  di  cui  hanno bisogno i popoli, oggi umiliati dal denaro,  per  azzerare  le  disuguaglianze, riconciliarsi  con  gli  altri  esseri  viventi e  vivere  il  rispetto  della  Terra.  L’Italia -  per  le  sue  dimensioni  e  i  caratteri propri  del  suo territorio,  espressione di  biodiversità,  paesaggi  e  ambienti, storia e cultura, antiche tradizioni, eccellenze enogastronomiche – ha tutto quello che serve per cambiare strada. È  la  grande  occasione  per  avviare  e affermare  un  nuovo  tipo  di  sviluppo che ridà all’agricoltura   la   centralità persa  in  questi  ultimi  cinquant’anni. Il   periodo   segnato,   col   passaggio nelle   mani   della  finanza   (banche  e multinazionali), dalla fine della politica e,  così,  caratterizzato  da  un  sistema predatorio  e  distruttivo  qual  è  stato ed   è   tuttora   il   neoliberismo. Serve ricordare, a sostegno di queste affermazioni,  la  pesante  crisi,  strutturale, dell’agricoltura nel 2004 –un segnale non  percepito  dal  sistema   che,  tre anni  dopo,  ha  aperto  la  grande  crisi del 2007/8, quella cheha fatto intravedere  il  baratro  per  farci  poi  cadere, col  Covid,  tutti  dentro  a  vivere  la paura;  contare  i  morti  e  allargare  ancor più la forbice della disuguaglianza, coi ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre  più  poveri.  A  dettar  legge  la regola della distanza, come per voler azzerare i valori fondamentali,  quali  il lavoro, le piccole attività, il dialogo, la convivialità, la possibilità  d’allevare  e  aver  cura  del sogno, quello del domani. Non a caso a uscire vincenti, e ancora più forti, da una  situazione  tragica  davvero  difficile,  sono,  per  ora,  le  multinazionali, le   banche,   la   grande   distribuzione e,   purtroppo,   le   criminalità   organizzate. Serve   anche   sottolineare   che il  Covid  ha  mostrato  da  subito  la priorità della salute e il ruolo primario della sanità a carattere pubblico; l’importanza del cibo, l’energia vitale per noi  e  gli  animali, e,  durante  il  tempo intercorso  da  marzo  a  oggi,  ha  fatto registrare   un   ulteriore   allargamento della    forbice    delle    disuguaglianze; ascoltare il lamento, sempre più forte, del clima malato e l’urlo della natura. Ha   fatto   anche   prendere   atto   della fine di una normalità, che solo il sistema, sulla spinta della fame di denaro  una visione della realtà che non ha il  senso  del  limite,  del finito,  continua a. sostenere.  A  dimostrazione  che  il neoliberismo  non  ha  alcuna  voglia  di cambiare,  di  fermarsi  o  anche  solo di  rallentare,  ma  d’andare  avanti  sulla  strada  che  gli  dà  la  possibilità  di continuare a depredare e distruggere tutto  quel  che  resta  di  questo  nostro pianeta,  il  solo  che  abbiamo. Ha  approfittato  del  Covid  per  seminare paura,  angoscia  e,  grazie  ai  suoi  potenti  mezzi  eai  fedeli  servitori,  farci sentire,   con i   nostri  comportamenti, i colpevoli della ripresa della pandemia con l’avvio dell’autunno. Che fare? La risposta  più  immediata,  la  più  facile, è fare, nel tempo più breve possibile, l’opposto  esatto di  quello  che  finora il  sistema  ha  prodotto,  sapendo  che esso è la causa vera che ha aperto le porte al Covid-19. Farlo subito per lasciarsi alle spalle il tempo che stiamo vivendo e dare spazio ai sogni e alla voglia di un nuovo domani.  C’è bisogno di  far  rinascere  i  territori,  tesori  unici, straordinari  di  questo  nostro  stupendo  Paese per  salvaguardarli,  tutelarli, promuoverli e valorizzarli. Ciò è possibile solo se si riparte dai luoghi e si dà ad  essi  la  possibilità  di  farli  ritornare  a rendere fruibili le risorse e i valori che  esprimono, quali  storia,  cultura, ospitalità,    tradizioni,    ruralità,    biodiversità,   cibo,   acqua,   aria, ambienti, paesaggi  e,  anche  e  soprattutto,  la cognizione  e  il  buon  uso  del  tempo. I  luoghi  -  soprattutto  quelli  delle  aree interne, i più segnati   dall’abbandono - per rilanciare e far crescere le iniziative,  le  attività  e,  con  esse,  rimettere al  centro  il  lavoro,  l’occupazione  e, come d’incanto, ridar vita alla fiducia, alla speranza, che sempre dà il lavoro,  soprattutto se stabile e non più precario o temporaneo. Far rinascere i luoghi e i loro territori, a partire da quella che è sempre stata - e oggi lo è più di sempre - l’attività primaria, l’agricoltura,  che  è  tale  solo  se  l’uomo,  e  non la macchina, è protagonista. L’attività che,   solo   se   biologica   o   organica, alimenta  il  suolo  e  non  distrugge  la vita che esso anima, risana il clima e non lo ammala. L’agricoltura per riaffermare  la  sua  centralità,  cioè  perno. che  fa  girare  la  ruota,  l’economia  e, così,   procedere   col   passo   imposto dalla natura che, come si sa, ha i suoi tempi,  quelli  propri  del  domani.  Quel domani che, come non mai, ha bisogno di cibo e salute, cultura e gioco, sobrietà  e  bontà,  aria  pulita  e  acqua potabile,  abbracci e  strette  di  mano, sogni  e  un  Pil  che  misura  il  prodotto lordo, quello, però, che fa riferimento alla felicità. Pasquale Di Lena – ideatore e promotore delle Città dell’Olio ARTICOLO PUBBLICATO SU OINOS – VIVEREDIVINO

Concorso nazionale Turismo dell’Olio: ecco i finalisti 

 16 Dicembre 2020

Sono 17 le esperienze dell’olio finaliste del Primo Concorso nazionale Turismo dell’Olio. La giuria di esperti presieduta dalla prof. Roberta Garibaldi, le ha selezionate tra le 118 in gara nelle sei categorie previste.  Si tratta dell’Azienda Agricola Donato Parisi di Corigliano Rossano (Cs) con l’esperienza “+ Che Olio coltiviamo Cultura”, La Seggianese Società Cooperativa Agricola di Seggiano (Gr) con l’esperienza: “Un sogno racchiuso in una semplice bottiglia” e Visconti - Storie di Terra di Torremaggiore (Fg) con l’esperienza: “AgriCoolTour” nella categoria frantoi/aziende agricole. Nella categoria Oleoteche si fronteggeranno E*tra Vergine Oleoteca di Spello (Pg) e Frantoio Bo di Carlo Bo e C. di... Continua a leggere >

La Strada dell’Olio che attraversa i Comuni della Pedemontana Veneta, un sogno che diventa realtà 

 15 Dicembre 2020

Da Marostica ad Asolo. La Strada dell'Olio che attraversa i Comuni della Pedemontana Veneta è un sogno che diventa realtà. Un itinerario olivicolo e gastronomico nel segno della DOP Veneto del Grappa, olio extravergine d'oliva della Pedemontana, che messo a sistema rappresenterebbe un asset strategico dell'oleoturismo veneto. Un progetto, a cui da diversi mesi sta lavorando il consigliere nazionale delle Città dell'Olio Orio Mocellin insieme a Michele Cortesia assessore di Cavaso del Tomba. Cortesia ha già avuto i primi proficui incontri con l'assessore regionale all'agricoltura e al turismo Federico Caner che si è reso disponibile a fornire personale qualificato per creare un gruppo di lavoro che si occuperà delle... Continua a leggere >

Guardialfiera è Città dell’Olio

 14 Dicembre 2020

Salgono a quota 25 le Città dell’Olio del Molise, grazie all’ingresso del Comune di Guardialfiera in provincia di Campobasso tra i soci dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, la grande rete che raccoglie 335 enti pubblici impegnati nella promozione dell'olio extravergine di oliva e nella valorizzazione del patrimonio olivicolo italiano, nata 25 anni fa a Larino da un’idea di Pasquale Di Lena. “Con immenso orgoglio, desidero dare il benvenuto al Comune di Guardialfiera e ringraziare l’amministrazione per aver dimostrato con questa adesione di avere a cuore lo sviluppo dell’olivicoltura del proprio territorio. Unendo le forze possiamo offrire un valido supporto ai produttori molisani attraverso la... Continua a leggere >

La tavola con il cibo e la convivialità è il naturale punto d’incontro dei territori e dei loro piccoli grandi tesori

 12 Dicembre 2020

Il cibo - come riporta la copertina di un libro - è un atto agricolo. Il dono più significativo e importante, che, non solo con l’Agricoltura, ma, anche con altre attività, la Terra mette a disposizione dell’uomo e degli animali. Tutto grazie ai tanti protagonisti, quali sono stati, e sono: i coltivatori, i pastori, i pescatori, i boscaioli. Lo è con i suoi oli e i suoi vini, formaggi, carni, frutta, verdure, prodotti della pesca e del sottobosco, pietanze agroalimentari. Tanti prodotti, tutti testimoni dei mille e mille territori, che danno all’Italia il primato mondiale della Biodiversità agroalimentare, che è, anche, l’espressione più... Continua a leggere >