Imola ospiterà la 30.a Assemblea nazionale delle Città dell’Olio
Il presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Michele Sonnessa e il direttore generale Antonio Balenzano sono stati ricevuti in municipio dal sindaco Marco Panieri e dall’assessore all’Agricoltura e Sviluppo economico, Pierangelo Raffini. Al centro dell’incontro lo svolgimento a Imola dell’assemblea nazionale che celebrerà i 30 anni dell’associazione, il 25 e 26 ottobre prossimi, all’interno del Baccanale, che quest’anno ha per tema proprio “Un filo d’olio”, un’espressione che rimanda a molteplici aspetti della cucina e della cultura locale.
Come si ricorderà, nei mesi scorsi Imola è entrata a far parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con la cerimonia di consegna della bandiera Città dell’Olio che si è svolta il 22 febbraio scorso, nella Sala del Consiglio Comunale, in municipio. Nel nostro territorio è cresciuta notevolmente negli ultimi anni il numero di piccoli olivicoltori, a testimonianza di un territorio vocato, in specifico le colline di Imola e della Valle del Santerno. Basti pensare ai dati di produzione relative all’attività del Frantoio Valsanterno di Imola, che è passato dai 500 quintali di olive lavorate che hanno prodotto 70 quintali di olio nel 2019 ai 5.186 quintali di olive lavorate, con oltre 710 quintali di olio ottenuto e 450 clienti nel 2022. Una crescita in 4 anni che è decuplicata.
“Da quando è entrata a far parte della nostra Associazione, Imola ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere la Città dell’Olio che il prossimo 25 e 26 ottobre ospiterà l’assemblea nazionale che celebrerà i 30 anni di attività della nostra rete – dichiara Michele Sonnessa, Presidente Città dell’Olio -. L’assemblea rappresenta il momento più importante della vita associativa ma in questa occasione speciale, sarà anche un attesissimo evento in cui faremo il punto sulla promozione dell’olio attraverso la diffusione della Carta degli oli e il coinvolgimento del mondo della ristorazione, sullo stato dell’olivicoltura e del paesaggio e sul ruolo di primo piano che la nostra associazione sta assumendo nella lotta all’abbandono dei terreni olivicoli, nella promozione del turismo dell’olio, nella nascita di vere e proprie Comunità dell’Olio in cui si fondono i valori legati alla tradizione e all’innovazione. Noi crediamo nella valorizzazione dell’agricoltura sociale, nell’educazione al consumo consapevole e nella diffusione della cultura dell’olio quale prodotto di eccellenza e farmaco naturale che fa bene alla salute e rappresenta il Made in Italy nel mondo grazie ad uno stile di vita bastato sulla Dieta Mediterranea e improntato alla convivialità e su questi assets continueremo a lavorare insieme per essere interlocutori ancora più credibili. Grazie alla grande accoglienza del sindaco Marco Panieri e dell’assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo economico Pierangelo Raffini, potremo festeggiarci, far crescere la sinergia tra le Città dell’Olio dell’Emilia-Romagna e traghettare le nostre 500 Città dell’Olio in un futuro sempre più radioso, ricco di sfide e di opportunità”.
“La decisione di partecipare all’Associazione Città dell’Olio è maturata attraverso diverse riflessioni, valutando anche l’importanza che stava assumendo nel nostro territorio per tutta la filiera produttiva, non solo legata all’agricoltura – spiegano il sindaco Marco Panieri e l’assessore all’Agricoltura e Sviluppo economico, Pierangelo Raffini -. Da qui è nato, dall’impegno che ci contraddistingue, un lavoro di costruzione per il territorio che vuole tenere unite anche le aree vicine a noi, non solo appartenenti alla Città metropolitana, per offrire anche un’occasione di accrescimento culturale e turistico sul tema dell’olio extravergine. Avendo poi deciso che il tema del Baccanale 2024 sarà incentrato sull’olio, ci è sembrato naturale proporre la candidatura della nostra città ad ospitare la 30ª edizione dell’assemblea che riunisce oggi più di 500 città in Italia e ha importanti relazioni con diversi ministeri ed enti di 12 Paesi del Mediterraneo e connessioni anche al di là dell’Atlantico. Ospitare l’assemblea nazionale sarà per noi motivo di orgoglio e al tempo stesso di stimolo per continuare a valorizzare questa filiera sempre più importante dal punto di vista produttivo, culturale e turistico”.