A Lisbona si parla di Dieta Mediterranea
Nell’ambito del dibattito in corso in Europa sui sistemi di etichettatura degli alimenti, l’ambasciata d’Italia a Lisbona ha organizzato una conferenza dal titolo ‘Dieta Mediterranea e Salute Alimentare. Possiamo etichettare la nostra cultura culinaria?’. A rispondere a tale domanda sono stati invitati, in dialogo con il ministero dell’Agricoltura portoghese, i più importanti specialisti delle diverse aree legate al rapporto tra alimentazione e salute.
Dopo l’introduzione dell’ambasciatore Claudio Miscia, ha aperto il dibattito l’antropologa culturale Elisabetta Moro, studiosa del patrimonio antropologico e storico della dieta mediterranea e autrice di numerosi libri sull’argomento, tra cui ‘La dieta mediterranea. Mito e storia di uno stile di vita (2014)’. È stata poi la volta della nota endocrinologa portoghese Isabel do Carmo, specializzata in Patologie del Metabolismo e Comportamenti Alimentari, che ha evidenziato come la dieta mediterranea costituisca non un metodo di dimagrimento bensì un regime volto a garantire la prevenzione dei rischi in diversi ambiti della medicina. A seguire Paolo Fantozzi, membro emerito dell’Accademia dei Georgofili e ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari, nonché fondatore dell’Italian Journal of Food Science, ha introdotto il tema della consapevolezza dei consumatori e delle etichette concernenti la sicurezza alimentare. Sui sistemi di etichettatura, e in particolare sulle principali differenze tra Nutri-Score e NutrInform, è intervenuto poi Luca Piretta, docente di Allergie e Intolleranze alimentari presso il Campus Biomedico di Roma.
Il dibattito, moderato dal vice capo missione Simone Salvatore, si è concluso con un intervento del noto antropologo Marino Niola, la cui vasta produzione saggistica include diversi volumi dedicati alle pratiche culinarie e alle scelte gastronomiche. In occasione dell’iniziativa, l’ambasciatore Miscia ha evidenziato la soddisfazione dell’Italia per la posizione recentemente assunta dal Governo portoghese, che ha revocato l’adesione al Nutri-Score avviata dal precedente esecutivo di Lisbona.
FONTE: ANSA