I prodotti del Vulture-Alto Bradano conquistano il Canada. Città dell’Olio al “Don Alfonso 1890 Toronto” miglior ristorante italiano nel mondo
I prodotti del Vulture-Alto Bradano conquistano il Canada. Olio EVO, vino, formaggi e peperone crusco dell’Alto Bradano sono stati scelti da “Don Alfonso 1890 Toronto”, il miglior ristorante italiano nel mondo e saranno presentati in occasione di un ricco programma di eventi promossi da Città dell’Olio e GAL Lucus che si terranno a Toronto domenica 16 e lunedì 17 giugno.
Sarà un luogo unico ed esclusivo – il ristorante curato dai celebri Alfonso ed Ernesto Iaccarino e di proprietà del gruppo Liberty Entertainment gestito da Nick Di Donato tra i più noti impeditori del food del Canada, recentemente premiato da 50 Top Italy, come il miglior rappresentante della cucina italiana al di fuori dei confini nazionali – a celebrare i prodotti dell’agroalimentare del Vulture-Alto Bradano attraverso la propria cucina stellata e l’arte culinaria tra la più blasonata al mondo.
La missione in Canada a cui parteciperà una delegazione delle Città dell’Olio guidata dal Presidente Michele Sonnessa e dal Direttore Antonio Balenzano e una delegazione del GAL Lucus guidata dal Presidente Nicola Vertone, dal direttore Franco Ragone e dal Consigliere Francesco Genzano, prevede una serie di incontri con operatori di settore, tra cui buyers, media, opinion leader, chef, giornalisti esperti di enogastronomia a cui e presentare uno dei tanti materiali prodotti dal progetto di promozione per raccontare la storia degli agricoltori, viticoltori e olivicoltori, grazie ai quali la qualità dei prodotti del Vuture-Alto Bradano sono apprezzati in tutto il mondo. Attraverso le loro storie vengono raccontate anche le tradizioni, il paesaggio, le bellezze storico-artistiche del territorio con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico nella scoperta della cultura olivicola millenaria e la cultura enogastronomica italiana.
“Con questa importante iniziativa le Città dell’Olio e il GAL Lucus hanno realizzato un sogno: quello di portare in Canada le eccellenze agroalimentari del territorio del Vulture-Alto Bradano. In Canada la cucina made in Italy è molto apprezzata e Toronto con più di 900 mila italo-canadesi residenti è una città dove le importazioni di prodotti italiani sono in sensibile aumento. L’obiettivo è coinvolgere la popolazione nella scoperta delle nostre eccellenze attraverso azioni di promozione mirate e basate sullo storytelling – ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio – Vogliamo che a conquistare i canadesi non sia solo la bontà dei nostri prodotti ma anche la bellezza dei territori da cui provengono perché crediamo nella valorizzazione delle Comunità dell’Olio e del turismo delle radici. In questa operazione, è stato fondamentale l’apporto di Nick Di Donato e di Alfonso ed Ernesto Iaccarino che fin da subito hanno creduto nel progetto. Gli chef italiani nel mondo sono i nostri principali ambasciatori e da lucano provo un’emozione ancora più grande”.
“Il progetto “Promozione agroalimentare e culturale del territorio del Vulture-Alto Bradano in Canada” è nato con l’obiettivo ambizioso di creare un ponte tra le aziende agroalimentari della nostra regione e il mercato canadese e rafforzare in particolare la filiera produttiva di olio EVO e vino – ha dichiarato il Presidente del GAL Lucus Nicola Vertone – crediamo di esserci riusciti perché abbiamo agito contemporaneamente su più fronti attraverso la creazione di materiale promozionale in doppia lingua, la realizzazione di attività promozionali rivolte ad operatori specializzati ristoratori, buyer, media e opinion leader, l’individuazione di nuovi canali commerciali puntando al turismo “di ritorno” o “delle origini” delle persone originarie della nostra regione. Senza le Città dell’Olio e il supporto della società canadese Your Brand Integrated Marketing Communication nostro partner locale tutto questo non sarebbe stato possibile. Ringrazio di cuore anche il ristorante “Don Alfonso 1890 Toronto” che ospitando i nostri prodotti ha dimostrato di credere nel nostro progetto di rilancio del territorio”.