Olio e Ulivo nella mitologia e nella letteratura
La storia dell’ulivo (o olivo) – che la tradizione vuole nato sulla tomba di Adamo sul monte Tabor – si intreccia in maniera indissolubile con quella della civiltà del Mediterraneo. Anche la letteratura di tutti i tempi ha reso omaggio a questa pianta secolare. Ecco una breve carrellata di brani e di poesie che vedono come protagonista l’ulivo e il suo prezioso frutto.
LA MITOLOGIA E I POETI GRECI E LATINI
Sacro ad Atena (Minerva nel mondo romano), perchè dono della Dea agli uomini, ma anche raccolto ai confini del mondo da Ercole nel luogo che diventerà bosco consacrato a Zeus, addirittura proveniente dal Paradiso Terrestre secondo una leggenda che lo vorrebbe nato sulla tomba di Adamo, l’ulivo affonda le proprie radici nella storia dell’umanità e s’intreccia con i racconti popolari, la mitologia e la religione.
Dell’ulivo hanno scritto alcuni fra i più noti autori latini e greci.
“Ho piantato olivi nella tua città di Eliopoli con giardini e molta gente; da queste piante si estrae l’olio, un olio purissimo, per mantenere accese le lampade del tuo santuario. Dal papiro Harris (1198-1166 a. C.) C’era un tronco ricco di fronde, d’ulivo dentro il cortile, florido, rigoglioso, era grosso come una colonna: intorno a questo murai la stanza finché la finii, con fitte pietre, e di sopra la copersi per bene, robuste porte ci misi, saldamente commesse. E poi troncai la chioma dell’olivo fronzuto e il fusto sul piede sgrossai.”
Odissea. Omero
“La dea ritrae se stessa con lo scudo con la lancia dalla punta acuta, con l’elmo e con l’egida che le difende il petto: rappresenta sulla tela la nascita dell’olivo pallido che spunta, già carico di bacche, dal suolo percosso dalla lancia; gli dei sono meravigliati: la dea conclude la sua opera con l a rappresentazione della sua vittoria.”
Le metamorfosi. Ovidio
“Fin qui ho trattato dei lavori dei campi e delle stelle del cielo; ora canterò te o Bacco, e insieme a te le piante silvestri e la prole dell’ulivo tardo nel crescere.”
Georgiche. Virgilio
“Quanto a noi, i più giusti fra gli uomini, che non permettiamo alle nazioni transalpine di piantare l’olivo e la vite al fine di dare maggiore pregio ai nostri uliveti ed alle nostre vigne, agendo in tal modo si dice che agiamo abilmente, ciò che dimostra la differenza fra equità e sapienza”
De Repubblica. Cicerone
“…e germoglia il ramo dell’olivo, che mai inganna”
Epodi. Orazio