Il Parco nazionale del Cilento entra nella Rete delle Città dell’Olio

News  21 Gennaio 2022



Il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni entra a fare parte dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, la rete che raccoglie oltre 400 enti pubblici impegnati nella promozione dell’olio extravergine di oliva e nella valorizzazione del patrimonio olivicolo italiano. Salgono così a quota 22 le Città dell’Olio della Campania.

“È con soddisfazione ed orgoglio che diamo il benvenuto al Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, ringraziando il presidente Tommaso Pellegrino per aver scelto di aderire alla nostra rete nazionale che da più di 25 anni si occupa di promozione e valorizzazione della cultura dell’olio – ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio – insieme possiamo fare molto: la nostra azione è volta a sostenere le produzioni di altissima qualità legate alla biodiversità del territorio, costruire iniziative divulgative e scientifiche legate all’olio d’oliva, promuovere l’adozione di buone pratiche per dare slancio al turismo dell’olio e all’agricoltura sostenibile. Con questo importante ingresso si va consolidando il percorso che grazie al prezioso sostegno dell’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, porterà presto alla firma del Protocollo d’Intesa con la Regione Campania”.

“Con questa prestigiosa adesione, un altro importante segnale arriva dalla nostra regione che si conferma tra le più attive nella promozione e valorizzazione dell’olivicoltura – ha dichiarato Carmine Pignata Coordinatore regionale delle Città dell’Olio campane – con Nicolino Del Sordo che ha il ruolo di Consigliere nazionale, continueremo a lavorare fianco a fianco, per realizzare progettualità ed eventi legati all’olio extravergine. Il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, rappresenta una eccellenza, intorno alla quale è possibile costruire una offerta turistica integrata, itinerari ed esperienze sempre più attraenti per i visitatori e promuovere la conoscenza dei territori campani a vocazione olivicola mediante il coinvolgimento dei produttori locali”.