Aumenta l’export di olio sotto la spinta di diete salutiste
L’olio extravergine di oliva è ricercatissimo anche perché elemento essenziale di molte diete. E gli Stati Uniti sono il primo mercato. Questo emerge dai dati Coldiretti. Quasi la metà dell’export è destinato ai paesi Ue, dove gli arrivi sono aumentati del 98% nell’arco del ventennio, ma è in Asia che si registra l’impennata più significativa, con le esportazioni che sono quasi triplicate (+162%). Il principale mercato di sbocco per l’extravergine si conferma quello degli Stati Uniti che assorbono da soli quasi un terzo del totale, con un incremento del 73% in 20 anni, mentre al secondo posto si piazza la Germania (+95%) davanti a Francia, Gran Bretagna e Giappone. “A sostenere la domanda mondiale è la ricerca di alimenti sani e sostenibili determinata dall’emergenza sanitaria – sottolinea la Coldiretti – e gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici hanno fatto di conseguenza impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione, con un incremento degli acquisti in valore del 5% nei primi sei mesi del 2021”.