Giovani agricoltori: nuove opportunità lanciate da Ismea e Ministero delle Politiche agricole
Si chiama “Più impresa: l’Italia investe nell’agroalimentare” la nuova misura che Ismea e il Ministero delle Politiche agricole hanno lanciato ieri pomeriggio in occasione della visita del Ministro Patuanelli agli uffici dell’Istituto di studi e servizi per il mercato agricolo e alimentare. Si tratta di una rielaborazione dello strumento di “’autoimprenditorialità-subentro” in agricoltura, che, grazie all’importante novità introdotta con il decreto Semplificazioni, prevede l’estensione anche alle regioni del nord e del centro Italia, del contributo a fondo perduto, in precedenza riservato solamente alle imprese del Mezzogiorno (cfr. decreto Resto al sud ). In sostanza da oggi sarà possibile per un giovane agricoltore, sia che risieda a Bari, a Siena o ad Aosta coprire una quota che può arrivare sino al 95% del suo investimento con un mutuo a tasso zero e un contributo a fondo perduto.
La misura ha una duplice finalità: favorire il ricambio generazionale in agricoltura e sostenere l’ampliamento e lo sviluppo di aziende agricole a conduzione giovanile già esistenti.
- Nel primo caso si parla di operazioni di Subentro e la misura finanzia sia le aziende che sono già subentrate, anche a titolo successorio, nella conduzione dell’intera azienda agricola da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda, sia quelle che intendono subentrare entro 3 mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni; l’impresa cedente deve essere regolarmente iscritta da almeno due anni al momento della presentazione della domanda, o nei due anni precedenti il subentro se questo è avvenuto prima della presentazione della domanda.
- Per le operazioni di ampliamento, la misura finanzia invece le imprese agricole che intendono effettuare uno step di sviluppo e crescita aziendale, attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane.
Agevolazioni concedibili
- Le agevolazioni prevedono un mix tra contributo a fondo perduto fino al 35 % della spesa ammissibile e mutuo agevolato, a un tasso pari a zero, di importo non superiore al 60 % della spesa ammissibile. La durata massima del mutuo agevolato è pari a 15 anni comprensiva di un periodo di preammortamento (max 30 mesi).
Cosa Finanzia
- Finanzia investimenti fino a 1.500.000 € (iva esclusa), per lo sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo.
Gli investimenti devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
- miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola;
- miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea;
- realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura;
Spese ammissibili e non ammissibili
Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
- studio di fattibilità consulenze tecniche e servizi di progettazione; esempio spese per il computo metrico per immobili, per le relazioni tecniche e/o agronomiche;
- opere agronomiche e di miglioramento fondiario, quali scavi e sbancamenti, preparazione del terreno per impianti irrigui, livellamenti per coltivazioni;
- opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili, realizzazione o ristrutturazione di fabbricati destinati all’attività di impresa quali frantoi, magazzini, per stoccaggio o per celle frigo;
- oneri per il rilascio della concessione edilizia;
- allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature, impianti di produzione e trasformazione quali per molitura, per lavorazione uva da vino, macchinari quali trattori, erpice, etc;
- acquisto di terreni agricoli (in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell’intervento da realizzare);
- beni pluriennali quali ad esempio piante pluriannuali (piante a fusto) o acquisto software gestionali.
Per l’agriturismo e diversificazione del reddito agricolo sono ammesse spese al massimo per 200.000 euro.
Non sono invece ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
- le spese sostenute per la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati rurali non strettamente connesse con l’attività prevista dal progetto;
- acquisto di diritti di produzione, diritti all’aiuto e piante annuali;
- impianto di piante annuali;
- lavori di drenaggio;
- investimenti realizzati per conformarsi alle norme dell’Ue;
- acquisto di animali;
- investimenti per impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili;
- Sono in ogni caso escluse dalle agevolazioni le spese per gli acquisti o per lavori effettuati prima della data di delibera di ammissione alle agevolazioni.
Punti di forza della misura
- L’abbinamento tra il contributo a fondo perduto e il mutuo a tasso zero per la quota rimanente, garantisce un’ elevata copertura finanziaria dell’investimento, riducendo di molto l’esborso finanziario inziale dell’imprenditore;
- L’accesso al contributo e al finanziamento a tasso zero da parte dell’Ismea è più facile e conveniente rispetto alle condizioni poste in essere dalle banche. Il valore dell’ipoteca richieste dall’Ismea è infatti notevolmente inferiore alle garanzie di norma richieste dalle Banche. Inoltre in caso di ipoteca su fabbricati che sono interessati dagli investimenti aziendali, il valore comprende anche il miglioramento: l’investimento in parte si garantisce da solo.
- Le spese di consulenze tecniche e studi di fattibilità sono anch’esse finanziabili e soggette ad agevolazioni.
- Le domande sono gestite a sportello e non a bando. Quindi in qualunque momento l’imprenditore può rivolgersi all’Ismea per richiedere le agevolazioni.
- Le valutazioni sono effettuate in modalità desk e semplificata e le parti effettuano incontri in modalità virtuale.
- Ismea segue l’imprenditore costantemente durante il processo di istruttoria e durante la realizzazione degli investimenti che vengono rendicontati a SAL.
- Quando si rendicontano le spese di un SAL, queste non devono essere quietanzate. L’impresa può pagare i fornitori a seguito dell’erogazione da parte di Ismea della tranche di agevolazioni.
Modalità di accesso alle agevolazioni
- In attesa della pubblicazione del decreto attuativo da parte del Mipaaf, Ismea a partire dal 30 aprile apre il portale per la presentazione delle domande. Le richieste che sono già state presentate e convalidate sull’attuale portale del «subentro/ampliamento» saranno automaticamente importate in quello nuovo, rispettando l’ordine cronologico di presentazione. Le domande che fino al 29 aprile sono inserite nello stato di bozza saranno invece cancellate e quindi dovranno essere ripresentate dai soggetti interessati.
- Tutta la documentazione da presentare è nel portale online, ad iscrizione semplice e gratuita. La presentazione del progetto e della domanda avviene esclusivamente tramite il portale, con documentazione dematerializzata.
- Le domande di ammissione alle agevolazioni devono indicare il nome e le dimensioni dell’impresa, gli estremi catastali della stessa, la descrizione e l’ubicazione del progetto, l’elenco delle spese ammissibili e l’importo del finanziamento necessario per la realizzazione del progetto e devono essere presentate a Ismea secondo le modalità indicate nelle istruzioni applicative.
- Ismea garantisce la conclusione del procedimento istruttorio entro il termine di sei mesi dalla data di ricevimento della domanda ovvero dalla data di ricezione della documentazione integrativa richiesta.
Vai alla pagina Ismea per accedere al portale dedicato
FONTE: AGRICULTURA.IT