L’intervento di Michele Sonnessa all’evento LILT al Ministero della Salute
Michele Sonnessa è intervenuto ieri nell’evento promosso da LILT al Ministero della Salute a cui ha preso parte anche il ministro Speranza, in occasione Settimana nazionale per la Prevenzione Oncologica, che ha come “testimonial” l’olio extra vergine di oliva anche alla luce degli impegni presi con la firma del Protocollo d’Intesa tra Città dell’Olio e LILT.
Pubblichiamo un estratto del suo intervento.
“Sono tante le Città dell’Olio che hanno aderito alla Settimana della Prevenzione con varie iniziative su tutto il territorio nazionale ed in tutte le regioni olivetate, a sostegno della prevenzione oncologica e della lotta ai tumori, dove l’alimentazione ha un ruolo importante. L’olio EVO è un prodotto dai numerosissimi benefici salutistici – la sua corretta assunzione, infatti, garantisce all’organismo l’apporto di acido oleico, oltre a una buona dose di vitamina E e di polifenoli – ed è frutto della passione e dell’impegno di migliaia di olivicoltori nel produrlo e mantenere un paesaggio ambientale unico ed irripetibile che racconta non solo la storia ma anche l’identità di tanti territori. Ed infatti su questo tema, su questo modello, non a caso ci stiamo impegnando e ci impegneremo anche insieme alla LILT trasmettendo questi valori alle nuove generazioni: abbiamo da più di 15 anni un progetto in tutte le scuole delle Città dell’Olio un programma educativo orientato alla conoscenza ed apprendimento di una sana alimentazione e conoscenza del prodotto olio extra vergine, nelle scuole elementari (BIMBOIL), nelle scuole medie (BIMBOIL JUNIOR), negli Istituti Tecnici Agrari (AGRIOIL) e negli Istituti Alberghieri (MASTEROIL), programmi specifici che vogliono proiettare le nuove generazioni verso una tutela del proprio territorio e di una agricoltura sostenibile, fatta di prodotti, come l’olio evo, che hanno una biodiversità unica al mondo (550 cultivar), e che nel loro mantenimento garantiscono anche un prodotto sano e salutistico, perché gestito con le migliori tecniche agronomiche sostenibili ed avanzate tecnologicamente. Ma il nostro impegno di divulgazione e conoscenza vuole trovare anche una opportunità di incontro con i consumatori e lo stiamo facendo con il tema del turismo dell’olio ovvero la scoperta di una dimensione di vita fatta di paesaggio, di riti e usanze millenarie, di alimentazione sana ed a km.0. Il turismo dell’olio è la nuova frontiera di riscoperta dei nostri territori, ma soprattutto una occasione di conoscenza del prodotto olio evo e della sua storia e dimensione identitaria che è fatta di persone, di luoghi di esperienze, di stile di vita, basata su di una alimentazione “povera” perché fatta di prodotti semplici che provengono dalla terra. E alcune iniziative, dove coinvolgeremo anche la LILT, aiuteranno a riscoprire i nostri territori come per esempio con la MERENDA NELL’OLIVETA, occasione per scoprire i luoghi di produzione da un’altra prospettiva, vivendoli come un Giardino di Vita dove condividere una bruschetta, oppure la CAMMINATA TRA GLI OLIVI a fine ottobre, dove la scoperta del paesaggio olivicolo coinvolge scenari e i racconti dei protagonisti di questo miracolo di prodotto quale è l’olio evo. Il turismo dell’Olio è per noi una opportunità unica perché permetterà di lavorare alla riscoperta dei nostri piccoli borghi (il 60 % dei nostri Soci ha abitanti inferiori ai 5.000) che a causa del Covid stanno anche conoscendo una particolare attenzione per una dimensione fatta di convivialità e qualità della vita, di equilibrio uomo-natura, che vuol dire benessere e quindi SALUTE! Abbiamo il dovere di promuovere e tutelare l’agricoltura di qualità, di proteggere la biodiversità, il paesaggio e il nostro futuro. Questa drammatica pandemia e il difficile momento di lockdown che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo ha fatto sì che molti italiani riscoprissero e rivalutassero le seconde case in campagna, la vita nei borghi e nei piccoli centri, che saranno sempre più ricercati in particolare dai vacanzieri desiderosi di sfuggire dalle mete turistiche più affollate. Dobbiamo recuperare questa dimensione, perché siamo convinti che una sana alimentazione che fa bene alla nostra salute proviene da una agricoltura SANA e legata ai ritmi del tempo contadino, che ha una cadenza lenta, di pazienza e fatta di RESILIENZA, ovvero della capacità di aspettare il “frutto” nel suo percorso di vita naturale. Questa dimensione di vita, è equilibrio fra uomo e paesaggio, fra uomo e natura, che diventa SALUTE.