Sonnessa sulla crisi di governo: “Bisogna avere coraggio ed una visione!”
È abbastanza singolare notare come in tutte le previsioni di “totoministri” sui vari media nazionali di un eventuale governo Draghi figurino tutte le deleghe ministeriali ad eccezione di due: Agricoltura e Turismo.
Non so se sia un caso o meno ma è certo che l’attenzione verso questi due settori strategici per la rinascita italiana dopo la pandemia, di fatto non ci sia, come per significare la marginalità di questi due asset importanti per l’economia del nostro Paese. Ma tutto ciò poi si riscontra inevitabilmente anche nelle azioni di governo, dove sia l’agricoltura che il turismo non vengono mai presi in considerazione “seriamente”. Ed è un grande paradosso ed un grave errore, dal momento che se vogliamo far ripartire questo Paese dobbiamo passare inevitabilmente da questi due settori e dal ripensamento anche del percorso futuro da intraprendere. L’Italia ha un territorio con tante peculiarità e potenzialità, purtroppo non sfruttate in pieno, che ha la necessità di orientarsi nell’ottica di uno sviluppo sostenibile che, facendo perno sul turismo, passi necessariamente per il rilancio dell’agricoltura e del settore elaio–eno-gastronomico.
Il sistema agroalimentare italiano rappresenta il 15% del Pil nazionale (dati CREA, 2019) ed il Turismo, secondo l’ultimo Rapporto ENIT 2019, pesava per circa il 13% del PIL. Insieme pesano per circa 1/3 del PIL nazionale con enormi potenzialità anche da una maggiore integrazione tra i due settori. Ma abbiamo bisogno di una VISIONE a lungo periodo, affinché diventino sempre più asset strategici del nostro Paese. La politica deve fare il suo compito, e la VISIONE deve essere parte del programma politico di un Governo, che deve pensare al futuro delle prossime generazioni garantendo un benessere non solo economico ma anche di qualità della vita. Ed una VISIONE per l’agricoltura deve partire da una integrazione di persone, paesaggi e biodiversità creando un modello dove ci si riappropri della terra rispettando quei valori di sostenibilità, di educazione alimentare, di gesti e di saperi che ci sono propri. Dove i luoghi e le persone sono fondamentali, riappropriandoci del territorio non come consumo ma integrandoci con esso in maniera armoniosa. Ed il Turismo fatto di ricerca di una dimensione e conoscenza dei luoghi e delle persone, delle loro storie e delle loro radici è in sintonia con una VISIONE dove l’agricoltura disegna i nostri paesaggi con i frutti migliori dei singoli territori. Ci auguriamo che il nuovo Governo inauguri una nuova stagione nella quale prevalgano innanzitutto le competenze capaci di interpretare una VISIONE di lungo periodo in questi due settori fondamentali, come l’agricoltura ed il turismo, “utilizzando” e facendo leva sulle tante organizzazioni, come le Città dell’Olio, fatta di Comuni, Enti ma anche di privati che da decenni si impegnano affinché quella VISIONE dia una prospettiva di vita e di benessere ai nostri figli.
Bisogna avere coraggio e noi come Associazione nazionale Città dell’Olio ne abbiamo tanto e siamo a disposizione per dare il nostro contributo al Paese!
MICHELE SONNESSA, PRESIDENTE CITTA’ DELL’OLIO