La Strada dell’Olio che attraversa i Comuni della Pedemontana Veneta, un sogno che diventa realtà 

Il Fatto  15 Dicembre 2020



Da Marostica ad Asolo. La Strada dell’Olio che attraversa i Comuni della Pedemontana Veneta è un sogno che diventa realtà. Un itinerario olivicolo e gastronomico nel segno della DOP Veneto del Grappa, olio extravergine d’oliva della Pedemontanache messo a sistema rappresenterebbe un asset strategico dell’oleoturismo veneto. Un progetto, a cui da diversi mesi sta lavorando il consigliere nazionale delle Città dell’Olio Orio Mocellin insieme a Michele Cortesia assessore di Cavaso del Tomba. Cortesia ha già avuto i primi proficui incontri con l’assessore regionale all’agricoltura e al turismo Federico Caner che si è reso disponibile a fornire personale qualificato per creare un gruppo di lavoro che si occuperà delle procedure necessarie.

Qualora riuscissimo nell’intento, si tratterebbe di un risultato storico che arriva al termine di un percorso che ha visto crescere il protagonismo dei nostri Comuni nellAssociazione nazionale Città dell’Olio” – spiega Mocellin. “Il mio impegno risale al 2014 quando fui eletto consigliere nazionale e c’erano solo sei Comuni veneti soci all’interno della grande rete che ora riunisce 325 territori olivetati italiani.  Ero convinto che il Veneto con la sua pregiata produzione olivicola meritasse di avere una rappresentanza più ampia all’interno della nostra prestigiosa Associazione nazionale. Il costante lavoro di presentazione e promozione delle attività delle Città dell’Olio presso le amministrazioni comunali del vicentino, del trevigiano, del Garda, del padovano e del veronese, in pochi anni ha prodotto molte nuove adesioni. 

Ad oggi le Città dell’Olio del Veneto sono 15: Arquà Petrarca (PD), Asolo (TV), Barbarano Mossano (VI), Borso del Grappa (TV), Brenzone sul Garda (VR), Cavaion Veronese (VR), Cavaso del Tomba (TV), Galzignano Terme (PD), Illasi (VR), Marostica (VI), Maser (TV), Monfumo (TV), Possagno (TV), Pove del Grappa (VI) e Solagna (VI). Nel 2019 raddoppiando il numero dei soci veneti abbiamo potuto costituire il coordinamento regionale che ha rappresentato una svolta nel percorso delle Città dell’Olio venete. Il Coordinamento ha permesso di aprire le porte alle nuove amministrazioni in ruoli di collaborazione creando una rete di valorizzazione dei territori e dei paesaggi olivicoli e di sviluppare numerose iniziative. Questo nuovo slancio promozionale mi ha permesso di coinvolgere e far entrare nell’Associazione comuni storici come Marostica, la città degli scacchi, Possagno, famoso per il Tempio del Canova oltre a Borso del Grappa e Solagna. Assieme alla nuova coordinatrice regionale Rosy Silvestrini stiamo già pensando ad un progetto integrato di oleoturismo che coinvolga tutti i comuni soci e auspichiamo l’adesione anche di altri.”

Cultura dell’olio e lotta alla mosca olearia sono due degli asset strategici del mio impegno”, continua MocellinCon la collaborazione del Prof. Jacopo Zannoni dell’Istituto Agrario “G. Parolini” di Pove del Grappa e del Dott. Luca Maroso presidente dell’Associazione degli Agrotecnici laureati di Vicenza, abbiamo promosso un ciclo di approfondimenti nelle tv locali su tutte le fasi di produzione dell’olio: dalla coltivazione alla raccolta, dalla molitura alla conservazione, coinvolgendo produttori e frantoiani.  Inoltre assieme abbiamo avviato un importante lavoro di monitoraggio finalizzato alla prevenzione dei danni causati dalla mosca olearia nei territori dalla Valdastico a Vittorio Veneto. Infine abbiamo sperimentato e promosso l’installazione di oltre 10.000 trappole biologiche per la cattura massale della mosca olearia nel territorio di Pove del Grappa e nei paesi limitrofi. Queste sperimentazioni hanno già ridotto significativamente il numero dei trattamenti con insetticidiL’obiettivo è quello di trasformare la città pilota del progetto Pove del Grappa in un territorio totalmente bio, dove l’olio extravergine si coltiva senza far ricorso ai pesticidi. In questi anni, un altro grande successo, è stata la Camminata tra gli Olivi. Abbiamo raggiunto il tetto delle 3000 presenze, le nostre passeggiate sono state molto apprezzate anche perché oltre alla classica bruschetta di pane e olio, proponevamo ai partecipanti, l’assaggio di formaggi e prodotti tipici del territorio.