Forte come gli ulivi

Il Fatto  02 Gennaio 2020



Una campagna di sensibilizzazione in difesa degli ulivi salentini, degli agricoltori e di un intero territorio, da anni messo in ginocchio. Si chiama “Il Lecce scende in campo per il futuro” ed è stata lanciata stamane dall’Unione Sportiva Lecce, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Lecce, Associazione italiana Città dell’olio e Centro Studi Visioni da Sud.

L’idea è partita proprio dalla situazione di estremo disagio e preoccupazione che da anni ha ridotto il settore agricolo salentino in condizioni critiche ha portato ad un coinvolgimento sociale tradotto da implicazioni di carattere sportivo, religioso, economico e culturale.

Questa mattina, nell’Episcopio di Piazza Duomo di Lecce, sono stata presentate le iniziative di sensibilizzazione programmate sul territorio nazionale. Alla conferenza stampa hanno parte l’Arcivescovo Metropolita Michele Seccia, il Direttore Generale dell’US Lecce Giuseppe Mercadante, il vicepresidente nazionale dell’Associazione Città dell’olio Paolo Greco, il Presidente del Centro Studi Visioni da Sud Alfredo Foresta e il Vicesindaco del Comune di Lecce Alessandro Delli Noci.

Moderata dal giornalista Marco Renna, la conferenza ha visto la presenza anche dei sindaci delle Città dell’Olio.

“Con questa iniziativa – spiega Alfredo Foresta – diamo il via ad un percorso che mette insieme operatori che conoscono il territorio ponendo al centro l’ulivo, simbolo di un Sud e simbolo di un Salento da difensore. Associare l’ulivo ai colori del Lecce è come fondere passato e presente per guardare al futuro. Bisogna allora guardare questi alberi con amore, con gli occhi del passato per difenderlo per il futuro.

Una scommessa potrebbe allora essere quella di adottare gli undici ulivi monumentali del Salento: lo può fare una squadra di calcio, una famiglia, una coppia. Sarebbe davvero bello”, conclude il Presidente del Centro Studi Visioni da Sud.

“Quando si tratta di vedere messa in crisi una produzione principe di questo territorio e che può danneggiare migliaia di famiglie, allora è tempo di smuovere tutte le coscienze – ha affermato Mons. Seccia. Spero che i parrocchi della nostra Diocesi capiscano l’importanza di questa iniziativa e che sposino le idee che vorremmo mettere in atto.

Vorrei partecipare ad una partita del Lecce allo stadio indossando la maglia di questa splendida iniziativa: il Vescovo non è solo una presenza, ma significa far parte integrante di una comunità, in concreto”.

Parola poi al DG giallorosso Mercadante. “Siamo felici di essere in prima linea in questa battaglia: il Lecce in Serie A rappresenta una cassa di risonanza imponente per portare a livello nazionale le problematiche di questo territorio. Ci è sembrato, allora, doveroso sposare questa iniziativa perché guardare oggi le nostre campagne è davvero un dopo al cuore.

Quest’anno – prosegue – le nostre maglie rappresentano i simboli del Salento: il sole, il mare e il vento. Vorremmo allora pensare ad una maglia che possa rispecchiare la bellezza degli ulivi: è un’idea a cui siamo pensando”.

Il Lecce ha già dato il via ad alcune iniziative: la prima è la realizzazione di Cartoline Natalizie in cui tre giocatori-simbolo della squadra (Mancosu, Falco e Petriccione) posano abbracciati all’ombra di un ulivo. La seconda riguarda invece la prima partita del nuovo anno: si è chiesto, infatti, alla Lega Calcio di disputare la prima partita del 2020 contro l’Udinese indossando una maglia particolare, che mostri i caratteri di questo territorio da tutelare e preservare. A bordo campo anche uno striscione dedicato.

Per Paolo Greco, Sindaco di Caprarica e capofila dei sindaci delle Città dell’Olio “questo territorio è sempre stato la Serie A dell’olio e abbiamo l’ambizione di riaffermare questa nostra peculiarità. Il problema della xylella e della produzione ci sta colpendo duramente, ma tutti insieme potremmo vincere anche questa partita”.