A Campobasso si è riunito il Coordinamento regionale delle Città dell’Olio del Molise
Interessante incontro ieri pomeriggio nella sala giunta della Provincia di Campobasso, il coordinamento regionale dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, che vede responsabile il sindaco di Larino, Pino Puchetti. Il saluto del neo presidente della Provincia il sindaco di Termoli Francesco Roberti, che ha delegato il suo assessore Nicola Malorni a rappresentarlo nel Direttivo nazionale dell’Associazione nata a Larino il 17 dicembre del 1994, e, che a fine novembre festeggerà, con i suoi 323 soci e il suo storico presidente Enrico Lupi, a Siena, i suoi 25 di vita e di intensa attività. Presente il Direttore dell’Associazione Antonio Balenzano. Con il sindaco di Larino e di Termoli erano presenti i sindaci e i rappresentati del Comune di Venafro, San Martino in Pensilis, Pietracatella, Montorio nei Frentani, Colletorto, Montefalcone, Guglionesi, Macchia Valfortore, che, con i loro interventi molto puntuali sulla situazione olivicola molisana e nazionale, hanno reso ricco e interessante l’incontro. La presenza, anche dei sei assenti impossibilitati a esserci fisicamente e che hanno lasciato una delega, l’impegno a riprendere in mano il Protocollo di intesa dell’associazione con la Regione; la partecipazione all’iniziativa nazionale e la promozione anche nel Molise de “La Camminata tra gli olivi”; la possibilità di realizzare un nuovo parco, dopo quello storico degli olivi di Venafro, nel Basso Molise e il loro collegamento con le vie dell’olio e delle tradizioni; lo stato dell’abbandono degli olivi, non solo nel Molise, ma in tutto il Paese e l’impegno dell’Associazione (il progetto avviato a Murlo, città dell’olio non distante da Siena) a passare a azioni di recupero, visto il bisogno di 800.000 ettari di olivi per rispondere alla domanda interna del consumo di olio e a quella dei mercati internazionali, nella prospettiva di aumento dei consumi dell’olio, sempre più abbinato alla Dieta Mediterranea e alla buona salute. Ha preso tempo, giustamente,la discussione sulla questione degli oliveti super intensivi e la necessità di interrompere un processo che mette a rischio lo sviluppo dell’olivicoltura, proprio là dove il territorio ha più bisogno di paesaggio e mantenimento dell’ambiente; un rilancio dell’azienda coltivatrice, la salvaguardia di quel patrimonio unico che è la biodiversità olivicola, tenendo conto del giudizio della Fao, organismo dell’ONU con sede a Roma, che ha dichiarato fallita l’agricoltura industriale, visti i disastri che ha già provocato sotto ogni aspetto, paesaggistico-ambientale in particolare. Una volontà unanime di fare e rendere sempre protagonista l’Associazione per un futuro dell’olivicoltura molisana e italiana (l’olivo è la pianta che assorbe il 100% dell’anidride carbonica e, come tale, un amico del clima); la comunicazione dei territori e degli oli suoi testimoni; un sempre più stretto rapporto istituzione comunale-olivicoltori e, attraverso la creazione o trasformazione delle fiere, dei mercati, un rapporto diretto olivicoltori- consumatori. Ed ora l’impegno di organizzare anche a Larino i festeggiamenti per il 25° compleanno dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio.