A Murlo il primo progetto pilota per l’individuazione e il recupero degli oliveti abbandonati
e Comune di Murlo
In alcune regioni, l’abbandono degli oliveti è un’emergenza. Per contrastare questo fenomeno che in Toscana – secondo Coldiretti, interessa 4 milioni di olivi, la Regione mette in campo un progetto pilota di recupero di oliveti abbandonati nel Comune di Murlo, attraverso la firma, arrivata ieri, di un Protocollo d’Intesa fra con Ente Terre Regionali Toscane, Associazione nazionale Città dell’Olio e Amministrazione comunale di Murlo. Il progetto si articola nei tre step: censimento e recupero degli oliveti abbandonati; incoraggiamento dell’occupazione delle categorie svantaggiate (giovanile, femminile) nell’agricoltura sociale; creazione di una rete sociale per la sostenibilità della produzione, promozione e commercializzazione dei nuovi prodotti. L’idea di progetto nasce dall’esigenza di censire gli oliveti con caratteristiche storiche e paesaggistiche uniche, puntando su quelli con alta potenzialità produttiva e prosegue con lo studio degli strumenti di valorizzazione territoriale sulla base dei risultati emersi dal censimento stesso. Il patrimonio olivicolo individuato costituirà quindi anche la base per la strutturazione di un programma di agricoltura sociale volto alla individuazione delle categorie sociali “svantaggiate” che saranno coinvolte in una attività di formazione e assistenza tecnica, tenendo in considerazione delle esigenze e le peculiarità locali di formazione. Il progetto si concluderà con la creazione della rete sociale di nuovi giovani imprenditori ed imprenditrici coinvolti nel ricupero degli oliveti abbandonati e nella costruzione di un modello organizzativo innovativo ed economicamente sostenibile per la gestione efficiente del patrimonio olivicolo con il coinvolgimento delle cooperative e aziende locali, e dell’aumento della produzione di olio extra vergine d’oliva I.G.P. Toscano, per salvaguardare, recuperare e incrementare la ricchezza ed attrattività del paesaggio rurale. L’obiettivo finale, è quello du contrastare la crescente tendenza dell’abbandono degli oliveti e sostenere, l’occupazione delle categorie sociali svantaggiate in un settore di crescita proponendo un modello di azione regionale e nazionale.