Olio Evo in crescita nella Grande distribuzione organizzata

Il Fatto  02 Maggio 2018



Guadagna spazio sugli scaffali della Grande distribuzione organizzata (Gdo) l’olio Evo 100% italiano e quello a certificazione europea. Stando infatti a una ricerca di mercato Ismea negli ultimi dieci anni lo spazio dedicato all’olio di oliva si è ridotto passando dall’1,7% del 2008 allo 0,5% del 2017 a fronte di un raddoppio di quello Evo passato dal 13,3% al 26,6% e a quello Dop-Igp dal 10,6% al 12,9%. Restano invece per l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare le difficoltà del consumatore a identificare le differenze tra le tipologie di prodotto o l’esatta provenienza (regionale, italiana, comunitaria) con il risultato – si spiega – di spendere più tempo per la scelta davanti allo scaffale: il 59% resta da 2 a 5 minuti, rispetto al 33,8% del 2008.

Nello studio dell’istituto si fa presente inoltre che l’Italia è il primo consumatore mondiale d’olio di oliva: il consumo medio delle ultime quattro campagne è stato di 535mila tonnellate. Nel 2017 il consumo annuo procapite, a causa di una campagna 2016-17 tra le più scarse di sempre, è stato inferiore a nove litri.

Il valore della produzione agricola del settore è di 1,3 miliardi (3% del totale agricoltura), mentre il fatturato dell’industria olearia è di oltre 3 miliardi di euro con oltre 820.000 aziende agricole, 1 milione di ettari e circa 5.000 frantoi.

FONTE: ANSA