Nuove prospettive per l’Enoturismo in Umbria. E si pensa anche all’olioturismo
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018, l’Enoturismo ha una sua specifica disciplina normativa e, con essa, uno strumento strategico fondamentale per un ulteriore sviluppo del turismo del vino e dei territori a vocazione vitivinicola del nostro paese. Grazie alla nuova disciplina legislativa e ad un ripreso dialogo tra i protagonisti del settore, anche per quanto riguarda l’Umbria il tema è stato al centro di un incontro al Vinitaly nello spazio regionale riservato nel salone veronese.
Attuare normativa «L’enoturismo ha, ora, piena legittimità – ha sostenuto il senatore Dario Stéfano nel corso dell’incontro che si è svolto al Vinitaly nei giorni scorsi – e può promuoversi fungendo da volano per l’intera filiera enologica e per il territorio, senza il rischio di sanzioni per le aziende. L’Italia può avere un’identità nuova proprio a partire dal vino». Secondo il promotore della legge sull’enoturismo è ora importante che tutti i soggetti in campo facciano squadra per poter dare attuazione alla normativa in maniera veloce, affinché già da dopo il Vinitaly e in vista di Cantine Aperte e delle iniziative turistiche dei territori possano essere presentate le Scia da parte delle cantine socie delle Strade dei Vini e di Movimento Turismo del Vino.
La squadra umbra In Umbria questa “squadra” già esiste da tempo, composta dal Movimento Turismo del Vino Umbria, dalle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria e da Umbria Top, che concorrono di comune accordo alla promozione turistica del territorio e dell’enogastronomia regionale, grazie anche al supporto della Regione Umbria e dei Gal territoriali. Proprio per questo, il convegno ‘Enoturismo 18.0: sviluppi tra nazionale e regionale, alla luce del nuovo quadro normativo, prospettive di accoglienza ed eventi umbri 2018’, che si è tenuto martedì 17 aprile nell’area #comeinUmbria del Vinitaly, ha visto confrontarsi i rappresentanti nazionali e locali del Movimento Turismo del Vino -Nicola D’Auria, neo presidente di MTV Italia e Filippo Antonelli, presidente regionale dell’associazione – Paolo Morbidoni, presidente delle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria e del Coordinamento Nazionale Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori d’Italia, Sebastiano De Corato, consigliere nazione Unione Italiana Vini e vice presidente MTV Italia, Francesco Strangis, presidente UmbriaTop, Irene Falcinelli, assessore al Turismo del Comune di Trevi e Federico Mariotti, responsabile Area Certificazione 3APTA.
Cantine e Frantoi aperti Nella regione due sono gli appuntamenti annuali capaci di catalizzare gli amanti dell’enogastronomia di qualità, ovvero un turismo interessato e consapevole, alla ricerca di esperienze che uniscono storia, cultura, natura e gusto. Parliamo di Cantine Aperte, giunta quest’anno alla sua ventiseiesima edizione e Frantoi Aperti, che si terrà tra ottobre e dicembre prossimo. «Cantine Aperte si conferma un appuntamento di grande richiamo per la nostra regione – ha spiegato Filippo Antonelli – durante il quale abbiamo sempre cercato di garantire la qualità dell’accoglienza al pubblico nelle cantine socie con un vero e proprio decalogo, una consapevolezza sempre crescente dell’approccio al bere vino e la promozione di una cultura del vino che è fatta anche di tanti altri elementi come il territorio, l’azienda, la storia, la tavola. E per il 2018 il nostro impegno sarà ancora maggiore, grazie alla nuova legge, con continuità nel corso per tutto l’anno, come già stiamo facendo sia con gli altri eventi MTV sia con l’apertura delle cantine nel weekend». «Oltre ad una buona comunicazione è fondamentale avere una rete dei servizi e di accoglienza sul territorio che sappia orientare il turista verso questo patrimonio unico fatto di aziende, di paesaggio, di cibo e di cultura» ha aggiunto Paolo Morbidoni che poi ha aggiunto: «Per questo tutte le reti costituite devono parlarsi e lavorare insieme. Con questo spirito tante Strade dei Vini, dell’Olio e dei Sapori si sono incontrate e ora cercano di condividere progetti e strategie con i principali attori della filiera eno e oleo turistica, a partire da Mtv, Città del Vino e Città dell’Olio».
Enoturismo In Italia, l’enoturismo è un settore strategico, con un valore che è oggi di oltre 2,5 miliardi di euro l’anno e più di 15 milioni di turisti che, ogni anno, visitano le circa mille cantine italiane. Secondo recenti dati della World Food Travel Association il 49% dei turisti mondiali ha indicato il cibo e il vino la ragione principale di almeno un proprio viaggio negli ultimi due anni. Con la nuova disciplina è, sicuramente, destinato a crescere in maniera esponenziale. Ma, di fatto, cosa prevede la nuova legge per l’Enoturismo? Saranno autorizzate solo le aziende agricole e di imbottigliamento situate in zone di vini Docg, Doc e Igt, che diventeranno a tutti gli effetti luogo di destinazione turistica. Alle cantine basterà presentare una Scia al Comune di competenza per esercitare le attività di promozione e conoscenza del vino. A tali attività saranno applicate le disposizioni fiscali contenute nella legge fiscale sull’agriturismo, la n. 413 del 1991, mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori agricoli che svolgono la propria attività nell’ambito di un’azienda agricola. Sarà poi un decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, da adottare d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni a definire le linee guida e gli indirizzi per i requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica, che peraltro saranno omogenei su tutto il territorio nazionale. L’idea è anche di estendere la normativa all’olioturismo.
Osservatorio La legge prevede anche l’istituzione di un Osservatorio del turismo del vino nazionale e regionale, con il compito di monitorare, coordinare e favorire la comunicazione e lo scambio di esperienze sull’intero territorio nazionale e al quale partecipano le associazioni di operatori enoturistici più rappresentative a livello nazionale. L’osservatorio si articola in altri osservatori di carattere regionale attraverso la collaborazione dei comuni Città del Vino e delle imprese. Sulla base del lavoro dell’osservatorio, il MIPAAF redige un Piano strategico nazionale di promozione dell’enoturismo italiano, finalizzato alla promozione del turismo del vino italiano sui mercati nazionali e internazionali e dispone pertanto la realizzazione di un portale internet stabile, quale suo principale veicolo di comunicazione e promozione.
FONTE: UMBRIA24