175 Città dell’Olio beneficeranno della legge “Salva Borghi”
Sono 175 le Città dell’Olio che beneficeranno dalla legge “Salva Borghi”, il provvedimento che sostiene e valorizza i piccoli comuni italiani, recentemente approvato dal Parlamento. Nel novero delle Regioni con Città dell’Olio coinvolte è la Liguria a fare la parte del leone con 29 borghi interessati perché sotto i 5000 abitanti, seguita da Toscana (24), Molise (20), Sardegna (16), Umbria (12) e Abruzzo (11). Ma nell’elenco ci sono anche Campania (10), Basilicata (9) Lazio (8), Lombardia (7), Calabria (7), Marche (6), Sicilia(6), Puglia (4), Veneto (4) e Trentino (2). Finalmente l’Italia fa la cosa giusta mettendo in sicurezza il suo patrimonio più prezioso, quello rappresentato dai piccoli Comuni – molti dei quali Città dell’Olio – che con le loro identità, tradizioni, bellezze e produzioni, sono la sua vera ricchezza. Per l’anno 2017, la legge prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro, da destinare ad interventi di manutenzione del territorio con priorità per la tutela dell’ambiente e la prevenzione del rischio idrogeologico. Tra le misure previste c’è anche l’acquisizione e riqualificazione di terreni (non solo edifici) in abbandono, la possibilità di acquisire case cantoniere da rendere disponibili per promozione dei prodotti tipici locali e turismo (oltre ad attività di protezione civile, volontariato) e la realizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici. In particolare, si fa riferimento alla valorizzazione dei prodotti a chilometro zero, tra cui anche l’olio extravergine d’oliva, presente nella quasi totalità dei comuni coinvolti. Qui, infatti, sono prodotti il 93% delle DOP e degli IGP e il 79% dei vini più pregiati. I piccoli Comuni potranno promuoverne il consumo e la commercializzazione, destinando anche specifiche aree per la realizzazione dei mercati agricoli per la vendita diretta. Siamo pronti a far la nostra parte sostenendo le nostre Città dell’Olio nella progettazione di piani di riqualifica in cui possano entrare a pieno titolo anche interventi di recupero di terreni agricoli abbandonati, manutenzione e valorizzazione del paesaggio olivicolo e rilancio delle piccole produzioni di olio che faticano a trovare mercati perché questo mondo è una risorsa importantissima su cui si investe poco e può invece intercettare un turismo attento e curioso che delle grandi città hanno già fatto esperienza e che scegli nuovamente l’Italia per immergersi nella meraviglia dei suoi borghi caratteristici.
Enrico Lupi, presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio