Banca Terra d’Abruzzo: verso il censimento dei terreni abbandonati
Diventa operativa la “Banca della Terra d’Abruzzo”. Una misura di recupero dei terreni agricoli incolti o abbandonati che ha anche l’obiettivo ambizioso di promuovere l’imprenditoria giovanile nel settore. Che cose è? A cosa serve? A che punto siamo ad un mese dall’approvazione del Regolamento attuativo della Legge Regionale che la istituisce? Ne parliamo con l’Assessore alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo Dino Pepe.
Che cosa è “Banca della Terra d’Abruzzo” e a cosa servirà?
Il Regolamento attuativo della Legge Regionale che istituisce la “Banca della Terra d’Abruzzo” è stato promulgato nel mese di luglio 2017. Con questo provvedimento si dà attuazione ad una norma che consentirà l’assegnazione dei terreni incolti o abbandonati, di proprietà pubblica ma anche privata a chi ne faccia richiesta al fine di promuovere l’insediamento di nuove aziende agricole o anche favorire il riordino fondiario attraverso l’accorpamento e l’ampliamento delle aziende agricole esistenti. La legge contribuirà a valorizzare il patrimonio agricolo/forestale, ad incentivare lo sviluppo produttivo ed occupazionale nelle aree rurali ed a proteggere l’ambiente e tutelare il paesaggio e le biodiversità. Inoltre, la cura dei terreni attualmente incolti, contribuirà a contenere il degrado ambientale, gli incendi boschivi e favorire l’assetto del territorio, contrastando l’abbandono del patrimonio agro-forestale promuovendo un’agricoltura sociale sostenibile.
Il censimento dei terreni abbandonati che verranno destinati a nuove coltivazioni, è stato già avviato e con quali modalità?
Il censimento non è stato avviato. I terreni verranno censiti dai Comuni o dalle loro unioni con il supporto dei Centri di Assitenza Agricola. I beni da censire possono essere segnalati dagli stessi proprietari. I comuni trasmetteranno alla Regione Abruzzo l’elenco delle particelle catastali disponibili mentre il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale predisporrà gli avvisi contenenti le modalità di richiesta dei terreni censiti e i criteri per l’assegnazione. Gli interessati alla conduzione dei terreni dovranno presentare un idoneo piano di coltivazione e nelle assegnazioni avranno la priorità i lavoratori svantaggiati, con particolare attenzione ai disoccupati. Il Dipartimento, nell’assegnazione dei terreni, valuterà ed approverà i piani di coltivazione che accompagneranno le domande di assegnazione e inviterà i contraenti a predisporre l’atto di trasferimento dei beni, attraverso il quale vengono definite le modalità, quali la forma contrattuale di affidamento, il canone e la durata che non potrà essere in ogni caso superiore ai 15 anni.
Sono soprattutto i giovani che vogliono fare impresa agricola i destinatari di questo strumento, che tipo di risposta vi aspettate o avete già avuto?
C’è un fortissimo interesse dei giovani verso il comparto agricolo. Grazie alle numerose strategie messe in campo dalla Regione, abbiamo registrato un notevole incremento di partecipazioni ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale. Basti pensare al “pacchetto giovani” riservato al primo insediamento degli imprenditori agricoli (21 milioni di euro a disposizione) che ha registrato la cifra record di 751 istanze. In questo contesto positivo ed attento al settore primario, la “Banca della Terra” sarà un’ottima opportunità per tutti i giovani abruzzesi interessati ad avviare un’attività agricola. Ci aspettiamo pertanto una risposta forte e una buona partecipazione su tutto il territorio regionale. Va sottolineato che oltre ai giovani, secondo le disposizioni della legge, i destinatari privilegiati dell’intervento saranno i residenti nel Comune di ubicazione del bene richiesto o in quelli limitrofi ed i lavoratori svantaggiati.