Paesaggi Rurali Storici: altre tre Città del’Olio vicine al traguardo
Per Parco Regionale dell'Olivo di Venafro, Trequanda e Fascia Olivata Assisi-Spoleto è il tempo della presentazione dei dossierDopo il traguardo raggiunto dalla Città dell’Olio di Vallecorsa che ha festeggiato lo storico ingresso dei suoi meravigliosi Oliveti terrazzati nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali del Mipaaf, arrivano le prime buone notizie anche per gli altri territori che ambiscono allo stesso prestigioso riconoscimento.
Prosegue senza sosta la corsa degli altri 15 territori candidati grazie alla campagna lanciata e sostenuta dall’Associazione nazionale Città dell’Olio, e per altre tre Città dell’Olio – Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, Trequanda e Fascia Olivata Assisi-Spoleto – il traguardo sembra essere molto vicino. Per loro, infatti, si entra nella fase più delicata, la fase successiva al superamento della prima selezione avvenuta dopo la presentazione ufficiale della candidatura e cioè quella della presentazione del dossier ufficiale. E sui dossier si giocherà la partita finale, perchè ora che sono stati acquisiti dal Ministero, saranno esaminati dall’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali entro l’anno.
“Con la presentazione dei dossier ufficiali relativi alle candidature di Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, Trequanda e Fascia Olivata Assisi-Spoleto le nostre speranze diventano più concrete – ha commentato Enrico Lupi presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio – Ci auguriamo di poter festeggiare molto presto l’ingresso di altre 3 delle 15 Città dell’Olio candidate, nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali del Mipaaf. Queste città con i loro straordinari paesaggi rappresentano l’eccellenza della nostra bella Italia e da parte nostra come Associazione che riunisce oltre 330 territori olivetati, abbiamo scommesso su di loro perché crediamo che questo riconoscimento rappresenti un’occasione unica di sviluppo economico. Siamo convinti che la bellezza dei nostri oliveti costituisca un potente polo d’attrazione per costruire un’offerta turistica sempre più in grado di incuriosire e appassionare tutti i visitatori, non solo i cultori dell’olio”.