Vallecorsa: Oliveti terrazzati nella storia

Sono il primo paesaggio olivicolo ad entrare nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali con decreto n. 12869 del 2 maggio 2017 firmato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina
News  15 Maggio 2017



La Città dell’Olio di Vallecorsa taglia un importante traguardo ed entra nella storia. I suoi suggestivi Oliveti terrazzati sono, infatti, il primo paesaggio olivetato ad entrare nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali del Mipaaf. Con la firma del decreto n. 12869 del 2 maggio 2017 il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha ufficializzato la decisione dichiarando – in calce al decreto – che “gli Oliveti terrazzati di Vallecorsa costituiscono un paesaggio rurale di interesse storico tra i più significativi nel panorama dell’olivicoltura” (la cui presenza è attestata dagli Statuti concessi dalla famiglia Caetani nel 1327 e rimasti in vigore nei secoli successivi). ll riconoscimento del Mipaaf alla Città dell’Olio di Vallecorsa arriva al termine di un percorso di candidatura promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e cominciato qualche mese fa con la presentazione della candidatura ufficiale a cui è seguita una prima selezione nella quale gli Oliveti terrazzati sono risultati tra i 15 paesaggi (dei 32 al vaglio della commissione) idonei alla fase successiva, cioè la presentazione del dossier. Dossier che è stato poi esaminato dall’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali del Mipaaf nell’incontro di Roma che ha portato alla decisione definitiva. 

“Questo traguardo rappresenta un grande privilegio per il nostro piccolo. Sentir definire il nostro scenario agreste, “un paesaggio rurale di interesse storico tra i più significativi dell’olivicoltura nazionale”, naturalmente ci riempie di orgoglio – ha dichiarato Michele Antoniani Sindaco di Vallecorsa – È grazie al duro lavoro dei nostri antenati che hanno, con sacrificio, coltivato la terra sui blocchi calcarei delle colline vallecorsane che i terrazzamenti, a cui è attribuito il nome particolare di ‘macere’, sono oggi considerati un patrimonio incomparabile, espressione profonda della nostra identità e dell’immagine culturale del nostro paese. Sono fortemente convinto che questo riconoscimento aggiunga, al già distintivo valore di bene ambientale e culturale dei terrazzamenti, un importantissimo valore nel panorama nazionale, contribuendo alla valorizzazione dei prodotti tipici e del turismo rurale. la nostra Amministrazione intende dare nuovo impulso alla promozione del paesaggio terrazzato per migliorarne e semplificarne la fruizione turistica e la conseguente ricaduta economico sul territorio”. “Per le Città dell’Olio il riconoscimento degli Olivi terrazzati di Vallecorsa è il frutto di un lungo percorso nel quale come associazione promotrice delle candidature abbiamo investito tantissime energie – ha dichiarato il presidente delle Città dell’Olio Enrico Lupi – Con questo primo importantissimo riconoscimento la corsa al riconoscimento di altri paesaggi olivetati delle Città del’Olio non si ferma. La vasta campagna di sensibilizzazione lanciata dalla nostra rete lo scorso anno vede coinvolte ben 12 Regioni: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige e Umbria. I numeri parlano chiaro: 42 sono i paesaggi che hanno partecipato alla pre-selezione, 4 dei quali (Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, Trequanda, Fascia Olivata Assisi-Spoleto, e Montepulciano/Pienza) stanno per consegnare il loro dossier ufficiale di candidatura. Speriamo di poter festeggiare molto presto altri successi come questo, crediamo che i tempi siano maturi affinché il paesaggio olivetato sia messo al centro di strategie e politiche di sviluppo turistico, e considerato una indispensabile risorsa per promuovere l’incoming nei nostri territori”. 

Nella motivazione del decreto si legge che l’area è conservata sostanzialmente integra per l’assenza di fenomeni di dispersione insediativa, di opere o altre infrastrutture di rilevante impatto paesaggistico e che la conservazione dei terrazzamenti necessita di una continua presenza del coltivatore. Ma c’è di più con questo atto, il Mipaaf raccomanda un attento monitoraggio dei fenomeni di abbandono e degrado, cercando forme di sostegno economico e tecnico che consentano di contenere il fenomeno; interventi di miglioramento della viabilità interpoderale per conservare l’assetto paesaggistico e idrogeologico del sito e la realizzazione di percorsi di valorizzazione turistica in sinergia con i comuni limitrofi. Infine, si chiede esplicitamente alla Regione Lazio di destinare risorse specifiche del PSR a sostegno degli olivicoltori e delle cooperative del territorio nella conservazione dei terrazzamenti esistenti. 

 

Per scoprire tutti i paesaggi candidati e seguire la tempistica dei prossimi passi, consultare il sito www.reterurale.it.