Ondata di gelo: raccolto delle olive salvo nonostante tutto

Il Fatto  08 Febbraio 2017



L’ondata di gelo eccezionale che ha colpito molte regioni d’Italia non ha avuto ripercussioni negative sul raccolto delle olive per la campagna 2016 – 2017. A comunicarlo è Assitol (Associazione Industria Olearia Italiana) nel precisare che “in questa fase le piante sono, da un punta di vista biologico, non attive, in pratica stanno dormendo”. La raccolta tuttavia è in netta flessione, soprattutto per i danni apportati dalla mosca olearia. “Come filiera, insieme al Consiglio Oleicolo Internazionale, prevedevamo di chiudere l’annata con 243 mila tonnellate e stando ai dati la produzione si attesterà intorno alle 250.000, in netto calo – annuncia il direttore di Assitol Andrea Carrassi – rispetto all’anno precedente (2015-16) quando raggiunse quota 380 mila tonnellate”.In lieve flessione quindi la capacità produttiva ma, come ricorda Carrassi, “l’olivo ha dei cicli, di solito fa un anno di ‘carica’ e un anno di ‘scarica’. Dato che la campagna precedente è stata molto produttiva, quella attuale potrebbe esserlo di meno”. La minore produzione di olive e di olio è da imputare anche alla mosca olearia che a seguito di un’estate molto lunga, calda e umida, non ha avuto difficoltà a riprodursi e, di conseguenza, ha avuto gioco facile nell’attaccare ripetutamente le olive. “Le regioni più colpite da questo insetto sono state quelle del sud come Calabria, Sicilia e Puglia. E’ andata meglio al centro-nord, soprattutto la zona del Garda. Va sottolineato che molto ha pesato l’intervento dell’uomo: quando l’olivicoltore è intervenuto facendo dei trattamenti contro la mosca olearia è riuscito a salvare la produzione. Quando si è lasciato andare l’oliveto, poi, purtroppo si sono pagati i danni”.

Fonte: ANSA