Prende il via il progetto Adotta un ulivo a Oliena””
Un'iniziativa ideata dall'assessore Valentino Carta per valorizzzare la Valle di LanaittuPrende il via ad Oliena, in provincia di Nuoro, il progetto “Adotta un ulivo”, promosso dall’Amministrazione comunale su iniziativa dell’assessore alle attività produttive Valentino Carta.
Un progetto nato per valorizzare la valle di Lanaittu, un’area di grandissimo pregio dal punto di vista ambientale, archeologico e storico-culturale con i suoi quasi cinquantamila ulivi, una coltivazione che si estende per quasi 40 ettari, con piante in prevalenza di “uliva bianca” (scientificamente nota come Bosana) e in quantità minore della qualità cultivar nota come Nera di Oliena, varietà olianese per eccellenza considerata una biodiversità locale.
<< Una vera eccellenza sia come prodotto per la tavola sia come materia prima dalla quale ricavare un olio di qualità superiore che in pochi anni ha ottenuto premi nazionali ed internazionali >> spiega Valentino Carta.
Il progetto “Adotta un ulivo” permetterà a chiunque di diventare “padrone” di una delle piante della valle, con certificato di adozione, fotografia, nome inserito in un apposito elenco nonché di poter avere a casa parte dell’olio prodotto o parte delle proprie olive opportunamente trattate. << Lanaittu è un patrimonio da tutelare e valorizzare – dichiara l’assessore Carta – una culla di civiltà che abbiamo il dovere di considerare importante per il nostro futuro. Scelta dagli abitanti dei villaggi di Tiscali e di Sa Sedda e’ Sos Carros non solo per la bellezza ma soprattutto per la qualità dell’ambiente, la valle può dare oggi risposte incredibili e forse ancora sconosciute per quanto riguarda le caratteristiche di ciò che viene prodotto e coltivato. Chi adotterà un ulivo, chi parteciperà alla campagna, godrà di questa magia, di queste autenticità spesso dimenticate. Non rincorriamo un nostalgico salto nel passato ma crediamo sia necessario utilizzare le grandi conoscenze custodite nella memoria come avamposto per un futuro che farà delle varietà una risorsa. Un futuro – conclude Carta – nel quale la qualità delle produzioni sarà inevitabilmente legata alla qualità dell’ambiente in una relazione determinante per conquistare i mercati più esigenti e dare al settore agroalimentare prospettive di sviluppo altrimenti impossibili>>.