La definizione di “terrazza” o belvedere della Valle Peligna gli si addice in pieno. Il paese infatti sorge su di uno sperone roccioso calcareo alle pendici del M. Prezza (1350 m), nella parte occidentale della valle. Il paese, caratteristico ed accogliente soprattutto nella zona più antica, ha il suo fulcro vitale nella splendida piazzetta sospesa che si affaccia sulla valle sottostante e che regala una visione molto suggestiva del territorio antistante. Prezza è famoso anche per la tradizionale coltura dell’aglio rosso, propria della frazione di Campo di Fano, che sorge sul lato sud del Colle di S. Cosimo e si affaccia sul lato sinistro del fiume Sagittario. Oggi Prezza è conosciuto anche per le numerose attività di ristorazione e agriturismo che lo rendono una piacevole meta enogastronomica.
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Prezza (prèzzë) è già attestata nell’anno 816 come Preze. Il toponimo è di origine poco chiara, forse ricollegabile al latino praedia, neutro plurale di praedium, col significato di “poderi”. Quanto al nome della frazione Campo di Fano, esso risulta composto dalla voce campo, riferito al “piano” sul quale sorge l’abitato, e da un riflesso del latino fanum “tempio”, che sopravvive solo in toponomastica. (A.S.) L’identificazione nei pressi del paese di Prezza di un “Pagus Lavernae” non è certa, ma i ritrovamenti di antichi edifici, tombe, epigrafi del periodo tardo-repubblicano ed imperiale, confermano la presenza di insediamenti di età romana nel territorio comunale, sia nei pressi del centro attuale che nella vicina frazione di Campo di Fano, preceduti da una fortificazione preromana individuata in località “Castellone”. Nell’altomedioevo troviamo citato nei documenti il villaggio di “Villa Carrene”, possedimento dell’Abbazia di San Clemente e feudo dei Sansoneschi. Il piccolo villaggio, fortificato e trasformato in Castello, divenne Prezza, citata come “Prezze” o “Precia Curia”; dunque uno dei primi fortilizi della Valle Peligna, riportato anche, insieme a Raiano, sulle formelle del portale dell’Abbazia di San Clemente a Casauria e citato nel Chronicon Casauriense già nel secolo XI. Da ricordare che il Conte di Prezza, nel corso di tale secolo, riuscì a trarre in inganno ed imprigionare Ugo Malmozzetto, nobile normanno che tiranneggiava su tutta la zona. Dopo i Sansoneschi furono signori del feudo Gentile ed Odorisio di Raiano, i Cantelmo (dal XIV al XVI secolo), i De Sanctis e i Grazia.
La chiesa di Santa Maria del Colle è un edificio religioso sito in contrada Colle a Prezza, in provincia dell'Aquila. La chiesa è in stile romanico-rurale, dotata di un portale gotico-romanico con un protiro avente un arco a sesto acuto. L'arco del portale invece è a tutto sesto. Ai suoi lati sono presenti due colonnine che sorreggono dei capitelli leggermenti dissimili, con raffigurazioni di palmette. Nei pressi è presente una lapide romana con un'iscrizione rovesciata. Al di sopra del protiro troviamo una celletta campanaria ad una singola campana. La lapide e i capitelli testimoniano il riciclo di materiali da una costruzione preesistente eretta prima dell'anno 1000. Sopra il portale è presente una lunetta con un dipinto della Madonna di Loreto di epoca successiva, ma parzialmente sbiadito. Il soffitto è costituito da una volta a botte ad una navata unica.
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